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Politica | 14 luglio 2011, 07:11

Triora: oggi arriva il Commissario, dopo la caduta dell'Amministrazione il commento di Giampiero Alberti

Se Marcello Lanza avesse letto bene il testo delle dimissioni mie e di Gramegna e avesse colto i segnali che gli sono stati dati un po’ da tutti, oggi continuerebbe a fare il Sindaco e Triora avrebbe ancora un’Amministrazione.

Triora: oggi arriva il Commissario, dopo la caduta dell'Amministrazione il commento di Giampiero Alberti

Sono stati due anni di intensa agonia quelli che hanno portato alla caduta dell’Amministrazione Comunale di Triora. Ad anticipare questo epilogo sono state le dimissioni degli assessori Giampiero Alberti e Flavio Gramegna nell’aprile 2010,a cui sono seguite nel gennaio 2011 quelle dell’ex Vice Sindaco Vanna Ferraironi e di altri consiglieri, sia di maggioranza sia di minoranza.

“Leggendo le dichiarazioni dei dimissionari  – afferma Alberti – mi sono reso conto quanto il motivo di fondo della loro scelta sia uguale a quello da noi denunciato pubblicamente all’atto delle nostre dimissioni: una conduzione verticistica del Comune da parte del Sindaco Lanza insieme al suo fedele assessore Maria Virginia Casale. Il sindaco Marcello Lanza oggi dichiara di essere rimasto sorpreso dalla tempistica di queste dimissioni, ritenendo irresponsabile far cadere un'amministrazione proprio all'inizio della stagione estiva. Mi sbalordisce quando afferma: 'Avrebbero dovuto almeno aspettare l'autunno'. Di tempo se ne già aspettato fin troppo. Se Marcello Lanza avesse letto bene il testo delle dimissioni mie e di Gramegna (cliccando QUI), e avesse colto i segnali che gli sono stati dati un po’ da tutti, oggi continuerebbe a fare il Sindaco e Triora avrebbe ancora un’Amministrazione. Invece si è lasciato trascinare dalla corrente del torrente argentina verso valle, a casa! (Vive a Taggia). Mi ha stupito che una persona scaltra come lui, al quale riconosco qualità positive, non abbia colto i messaggi, ma abbia voluto proseguire a tutti i costi il suo mandato, portando il Comune al ridicolo. Dall’ultimo rimpasto, infatti, l’Amministrazione è rimasta in piedi per miracolo: solo per sei mesi. Il mio cruccio sta nel fatto che, se fossero andati a casa prima, si sarebbe evitato l’attuale commissariamento del Comune per quasi un anno e oggi ci sarebbe già un nuovo sindaco. Ma tutto non vien per nuocere, anzi. Sono convinto che questo periodo permetterà a tutti di riflettere con assoluta calma sul futuro di Triora.  La mia idea è che Triora diventi un laboratorio politico di giovani amministratori. E’ arrivato il momento di lasciare da parte le eventuali divisioni, ma anche le proprie convinzioni politiche, per guardare all’interesse esclusivo del paese e dei cittadini. A Triora ci sono numerosi giovani, anche molto preparati. Se, come auspico, si uniranno, riusciranno ad amministrare il paese al meglio. In qualsiasi Comune è fondamentale che le migliori eccellenze si mettano insieme, ma ancor più a Triora, paese di montagna, ricco di storia e turismo, che ha visto un periodo buio in un momento di grande crisi. Un lista unica di giovani, quindi, sarebbe la miglior risposta per rilanciare il paese come merita. Triora ha bisogno di lasciare da parte il verticismo amministrativo, per dare spazio alla discussione e al coinvolgimento dei cittadini. Dal confronto pubblico devono nascere i grandi progetti che, solo un gruppo di giovani, saprà senz’altro realizzare al meglio". 

Da oggi a Triora c'è il commissario straordinario Francesco Piano.

Carlo Alessi

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