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Politica | 12 luglio 2011, 15:49

Imperia: 'Ospedale unico' e futuro della sanità nell'imperiese, il pensiero della Cisl FP

"Vedere nuovamente al centro dell’attenzione dell’Azienda i problemi reali della Sanità, dei cittadini e dei lavoratori, non può che fare piacere".

Imperia: 'Ospedale unico' e futuro della sanità nell'imperiese, il pensiero della Cisl FP

"Numerose sono state, in questi ultimi giorni, le dichiarazioni in merito alle prospettive e ai programmi futuri che si pone la nuova dirigenza dell’ASL imperiese. Ultimamente ci eravamo abituati a leggere solamente affermazioni del precedente Direttore Generale in cui sosteneva il successo della sua gestione degli ultimi anni…; vedere quindi nuovamente al centro dell’attenzione dell’Azienda i problemi reali della Sanità, dei cittadini e dei lavoratori, non può che fare piacere".

Lo scrive Vittorio Maccario, segretario provinciale della Cisl FP di Imperia. "Anche noi - prosegue - abbiamo accolto con grande soddisfazione l’illuminata decisione di non cedere a privati la gestione dell’Hospice; fin da subito ci siamo schierati contro il progetto, sia pubblicamente sia durante aspri confronti con l’allora Direttore Generale Antonio Rossi, per la particolare e delicatissima funzione di tale servizio che necessita di personale qualificato e formato, dal punto di vista professionale e soprattutto da quello spirituale. Personale già presente in Azienda e che ha impiegato tempo e sacrificio per acquisire le doti necessarie. Rimane, invece, da chiarire la situazione della RSA di Costarainera che, come le analoghe strutture di Triora e Pieve di Teco, è destinata ad essere appaltata a privati. A tal proposito chiediamo che l’Amministrazione attivi un tavolo di confronto con le OO.SS. affinché, insieme, si possano definire le concrete tutele dei lavoratori e delle lavoratrici della struttura che, da tempo, garantiscono una pregevole qualità di assistenza, nonostante la carenza di personale".

"Discorso diverso merita la misura contenuta nel Piano regionale che prevede il declassamento del Pronto Soccorso di Bordighera a semplice punto di primo soccorso e del DEA di 1° livello di Imperia a Pronto Soccorso. Non si tratta solo di utilizzo di una diversa terminologia, in realtà una misura di questo genere prevede la cessazione, a Bordighera e a Imperia, di tutta una serie importante di servizi e prestazioni strettamente legate all’attività dei Pronto Soccorso. Riteniamo che depotenziare il servizio assistenziale sia un’azione altamente lesiva per la salute dei cittadini degli ambiti intemelio e imperiese, penalizzati da una viabilità estremamente problematica per gli spostamenti da e per l’entroterra. Una simile circostanza è, pertanto, inaccettabile soprattutto se si tiene conto che il progetto è stato studiato con il solo scopo di ridurre i costi. Se, come hanno detto Il Direttore Generale e quello Amministrativo, la costruzione del Nuovo Ospedale (e non più unico?) non sarà prima del 2017 occorre fare una seria riflessione sul futuro dei Presidi ospedalieri della provincia. Alla luce di quanto dichiarato assume maggior importanza il fatto di non diminuire, anzi sarebbe opportuno il contrario, il peso dell’assistenza ospedaliera sul territorio. Da anni si parla del progetto dell’Ospedale Unico al quale, come Cisl ci siamo sempre opposti, dando motivazioni concrete ed oggettive. Riteniamo che, proprio per le caratteristiche morfologiche e orografiche della nostra provincia e, come detto per una rete viaria inadeguata, sia necessario avere dei Ospedali autonomi di qualità che garantiscano e integrino il  sistema di  emergenza con quello dell’assistenza specialistica. Il 'nuovo ospedale', quindi non unico, dovrebbe essere concepito come il fulcro dell’assistenza di specialità; in un piano saniatrio ben strutturato  i nosocomi attuali garantirebbero assistenza a 360 gradi, senza perdere la propria identità".

Carlo Alessi

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