Nella notte tra il 16 e il 17 marzo scorso, Piero Cervetto, esponente del PSI Savonese, veniva ritrovato morto sulle scale di emergenza dell'ospedale San Paolo di Savona QUI
Una tragica fatalità la definì qualcuno. Savonanews.it documentò come quella scala di emergenza fosse avvolta la notte nell'oscurità più totale. Interpellata sull'argomento, la ASL2 di Savona espresse cordoglio alla famiglia, dichiarando attraverso il suo ufficio stampa:
"La normativa esiste ed è stata rispettata" e poi "Non ci sono prescrizioni particolari neppure sull’illuminazione, perché si tratta di una scala che dà sull’esterno e quindi si presume che un po’ di luce filtri sempre." (QUI)
L'inchiesta sul tragico incidente si orientò verso un'archiviazione, tuttora e mentre scriviamo, da confermare.
Sono passati quattro mesi ed ecco che come per incanto su quelle stesse scale del San Paolo sembrano comparse le regolamentari luci di emergenza con un signor impianto elettrico nuovo di zecca.
Una spesa inutile e ingiustificata, se le normative non le prevedono - come ha dichiarato ASL2 - o un impianto che al momento della tragedia (marzo 2011 d.C.) mancava nonostante i reparti fossero regolarmente aperti al pubblico?