“La recente scoperta di una casa squillo in Via Matteotti a Sanremo, ha portato alle cronache uno dei tanti casi in cui giovanissime ragazze ridotte in schiavitù, erano costrette a prostituirsi sotto minaccia di pesanti ritorsioni, anche in danno dei loro famigliari, qualora non avessero eseguito le direttive imposte dai loro aguzzini”.
Lo scrive una nostra lettrice, Giusy Vita, che prosegue: “Le stesse cronache riportano che i clienti erano attirati con inserzioni pubblicate su vari giornali e quotidiani della nostra zona. Chiedo quindi agli editori locali, che ancora pubblicano sui loro giornali rubriche di inserzioni a pagamento dedicate alla mercificazione dell’essere umano (per fortuna pochi), di rinunciare a guadagnare su un fenomeno così ambiguo e amorale come la prostituzione, dove il più delle volte queste ragazze sono sfruttate, violentate, ricattate e vessate”.