Un nostro lettore di Ventimiglia, Marco Ballestra, ci ha scritto per parlare questa volta di Imperia:
"Ieri proprio non sapevo cosa fare e sono andato a raccogliere asparagi sulle alture di Imperia. Infilandomi in uno di quei valloni che ti portano tra quegli uliveti che sono uno spettacolo da godere, sono passato di fronte all'attività commerciale della famiglia del sindaco Strescino e sono andato a salutarlo. Mi sono complimentato prima con il padre e poi con lui. Il ragazzo é giovane e diventa uomo. Fare il sindaco ad Imperia, il giorno del suo insediamenteo, pareva una passeggiata con in mano una granita. Son successe nel frattempo molte cose ed alcune di queste decisamente pesanti. Strescino va avanti e cerca di dipanare una matassa che pare per sempre piu' ingarbugliata. Da qualche parte si doveva pur iniziare a ripristinare una sorta di repubblica. La Polizia Postale, la Procura di Imperia, i reparti, la DIA portano avanti il loro lavoro e ne sono contento. Strescino prima mi appariva come protetto da un infallibile impermeabile ed ora un uomo come gli altri. Gli rivolgo i miei piu' sinceri auguri".