Il bilancio del Comune di Sanremo per il 2011 presenta numerosi punti controversi e criticità - ha detto - Innanzitutto va ricordato che sono state messe le mani nelle tasche dei cittadini in modo pesante, con l'aumento del 35% della Tarsu e con l'addizionale Irpef che colpisce indistintamente tutti, anche i più disagiati. La spesa per l'igiene urbana occupa una parte importante di 7 milioni l'anno per 37 mesi, pari a quasi 24 milioni complessivi. Il servizio, secondo il capitolato d'appalto del 2009, doveva comprendere anche il traspprto ed il conferimento entro un raggio di 100 km di distanza dal territorio comunale. Quindi, in linea teorica, nulla doveva essere chiesto in più ai sanremesi per il conferimento a Vado Ligure che è a 100 km da Sanremo. Quello che adesso i cittadini pagano è frutto di 10 anni di malgoverno della giunta provinciale di centrodestra".
Infante interviene anche in merito alla cessione dell'usufrutto del Palafiori alla Sanremo Promotion. "Quest'operazione è inutile - incalza Infante - e dovrebbe servire solo a coprire eventuali ammanchi del bilancio comunale attraverso un artificio che potrà solo rendere ancora più asfittico il commercio cittadino. Il capitolo delle alienazioni, invece, andrà solo ad impoverire il Comune dei beni immobili".
Un'ultima risposta a Paolo Leuzzi del Pdl che, in settimana, aveva denunciato l'atteggiamento dell'opposizione definita critica e senza proposte alternative. "Non è vero che il gruppo del Pd sia solo disfattista - ha concluso Domenico Infante - più volte in passato abbiamo fatto proposte mai ascoltate. Arrivati a questo punto pensiamo che sia arrivata l'ora per questa Amministrazione di ammettere la propria incapacità e di preparare le valigie, non per andare in ferie, ma per lasciare il campo".