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Politica | 28 giugno 2011, 12:37

Ventimiglia: dopo le dimissioni del Sindaco, l'IdV sprona il centro-sinistra intemelio all'unità per vincere alle prossime elezioni amministrative

“ La crisi al Comune di Ventimiglia testimonia il fallimento del centro-destra nella terra di Claudio Scajola” sentenziano Enzo Barnabà e Gabriele Cascino dell'Italia dei Valori

Enzo Barnabà

Enzo Barnabà

“La crisi al Comune di Ventimiglia, che si è sostanziata con le dimissioni del Sindaco Gaetano Scullino che seguono di pochi mesi lo scioglimento d'autorità per questioni di mafia del Consiglio Comunale di Bordighera, città parimenti governata dalla coalizione di centro-destra formata da Pdl e Lega Nord, accompagnata alle difficoltà finanziarie in cui si dibatte il Comune di Sanremo, la cui maggioranza di centro-destra per far quadrare i conti non ha trovato nulla di meglio che applicare a tutti, meno abbienti compresi, in maniera indiscriminata l'aliquota comunale Irpef, invece di condurre una seria lotta all'evasione ed elusione fiscale, testimonia la grave crisi in cui si dibatte la coalizione, omologa a quella al governo nella Nazione, a noi antagonista in tutto l'Imperiese, in quella terra cioè che sarcasticamente i maggiori giornali italiani da tempo hanno ribattezzato 'Scajolaland'.

E' infatti Claudio Scajola il padrone indiscusso della politica nelle nostre terre, quello stesso Claudio Scajola che, più volte ministro e parimenti volte costretto alle dimissioni, della stessa alleanza tra Lega Nord e Pdl è stato a lungo il fautore, l'uomo cioè che, al di là e nonostante i tardivi tentativi odierni di smarcarsi da un governo in pericolosa fase discendente, non può tirarsi fuori dalle pesanti responsabilità in ordine alla crisi attraversata dallo schieramento dei cosiddetti 'conservatori' sia a livello nazionale sia a livello locale”: questa la dirompente filippica che Enzo Barnabà, l'intellettuale prestato alla politica, referente dell'Italia dei Valori a Ventimiglia, e Gabriele Cascino che dello stesso partito è Segretario Provinciale affidano ai taccuini dei giornalisti per stigmatizzare una stagione politica entrata in cortocircuito nell'estremo Ponente Ligure, specialmente ora che Gaetano Scullino, il Sindaco factotum della terza Città della Provincia, conosciuta in tutt' Italia come 'La Porta Fiorita del Bel Paese' ha gettato la spugna.

“Non ci interessa tanto conoscere le motivazioni che hanno portato l'uomo forte del Pdl a Ventimiglia a rassegnare le dimissioni, pur se immaginiamo quanto  le proverbiali guerre intestine al partito di Berlusconi nonostante lo stesso Scullino abbia sempre cercato di dissimulare la reale situazione, presentando il Pdl come una forza politica forte ed unita, abbiano logorato l'Amministrazione intemelia, quanto sottolineare come la mancanza di trasparenza e la vicinanza a poco chiari comitati d'affari forse inquinati dalla criminalità organizzata come riportato dai quotidiani maggiormente letti in zona, abbiano segnato prima a Bordighera e poi a Ventimiglia il totale fallimento delle amministrazioni formate dall'alleanza Pdl più Lega Nord. Questo è il vero dato politico rafforzato pure dagli accadimenti del capoluogo provinciale, e cioè di Imperia, parimenti dal centro- destra governato, dove la Magistratura ha messo in luce manovre poco chiare legate alla costruzione del nuovo porto turistico che l'allora Ministro Claudio Scajola definì 'La grande casa mediterranea della nautica da diporto, senza dimenticare che alle scorse 'Amministrative' Diano Marina ha severamente castigato proprio l'ex Ministro assegnando il governo della cittadina alla sola Lega Nord  e come  nella vicina e moderata Alassio, già con un Sindaco Pdl, abbia vinto una coalizione civico- progressista” conclude poi la sua analisi Cascino.

Ora però, secondo l'Italia dei Valori, è tempo di guardare in avanti e come sottolinea Barnabà,” dando per scontato che, dimissioni del Sindaco o meno, i ventimigliesi torneranno alle urne per eleggere il nuovo Consiglio Comunale e scegliere il nuovo Primo Cittadino la prossima primavera, chiediamo a tutte le forze del centro- sinistra, e cioè al Pd ed al Sel nonché alle Liste Civiche di estrazione progressista, di unirsi in maniera compatta e forte in una coalizione che deve formarsi con l'unico obbiettivo di vincere le elezioni. L'Italia dei Valori, infatti, affronterà le Comunali intemelie del 2012  non con l'intento di “ fare testimonianza” ed ottenere il cosiddetto “diritto di tribuna” ma con l'obbiettivo di governare Ventimiglia sino al 2017”.

E' forte poi l'appello che l'Italia dei Valori rivolge agli alleati di centro- sinistra affinché questi  abbandonino l'alto tasso di litigiosità che ha contraddistinto l'opposizione intemelia nell'ultimo anno, fatto pernicioso che l'ha presentata agli occhi dei cittadini della città di confine come una massa disunita, inefficace ed inconcludente. “Se si vorrà mantenere a tal livello miserrimo il confronto politico non si andrà da nessuna parte e si renderà un pessimo servizio alla nostra città. Dovremo costituire tutti insieme, dall'Italia dei Valori al Sel ed alle Liste Civiche, una coalizione forte, unita, che prima si doti di un programma credibile che finalmente dica ai ventimigliesi quale tipo di sviluppo si voglia dare alla città senza saturarli con fallaci promesse come quella della Zona Franca artigiano- industriale di Bevera per quattro anni promessa da Scullino  e poi evaporata nello spazio di un mattino.

Chi sceglierà di venire con noi dovrà condividerne la sorte, sia che i ventimigliesi ci vogliano affidare il governo della terza città dell'Imperiese sia che ci rileghino ancora una volta all'opposizione, per tutti i cinque anni senza improvvisi e poco trasparenti 'salti della quaglia'. Solo dopo aver ben piantato questi paletti e scritto un bel programma potremo finalmente scegliere il candidato Sindaco”, concludono Barnabà e gli altri dirigenti dell'Italia dei Valori che certamente non chiudono per ora la porta in faccia a nessuno, tantomeno all'Udc, che governa con loro in Regione, ma chiedono a tutti, quindi anche al partito di Casini, coerenza e chiarezza nelle scelte visto che gli eredi dello scudo-crociato a Ventimiglia, negli ultimi quattro anni, sono stati ora all'opposizione, ora in maggioranza.                 .                         

Sergio Bagnoli    

C.S.

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