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Politica | 21 giugno 2011, 00:48

Sanremo: il consiglio comunale approva la modifica della convenzione con la Casinò spa. Lupi rilancia la privatizzazione

Dopo una lunga discussione, in cui sono state confermate le divergenze tra maggioranza ed opposizione, il consiglio comunale ha approvato la modifica della convenzione con la casino spa. Il leghista Marco Lupi rilancia l'idea della privatizzazione.

Il presidente del consiglio comunale Marco Lupi

Il presidente del consiglio comunale Marco Lupi

Alla casino spa rimarrà il 66%, e non più il 63%, degli introiti lordi per la gestione della casa da gioco. la pratica, dopo una lunga ed accesa discussione, è stata approvata dal consiglio comunale di Sanremo.

"Questa sera andiamo a rappresentare una crisi epocale della nostra casa da gioco - ha detto il consigliere d'opposizione Daniela Cassini - ad oggi gli incassi scendono di 4 milioni e 459 mila e 800 euro, equivalenti ad un calo del 12,54%. Le slot, anche loro in crisi, incassano 1 milione e 240 mila euro in meno (-5,28%). La previsione della spa di 70 milioni di euro direi che con questi dati non è facilmente rispettabile. davanti a usta situazione è inutile ogni campanilismo, l'unica cosa utile è fare un ragionamento serio sulle prospettive. Invece vedo nessun piano di impresa. Ad oggi - prosegue Daniela Cassini - abbiamo solo un piano degli investimenti che definisco velleitario, fantasioso, irrealizzabile ed oneroso. Serve un ripensamento profondo dell'organizzazione della casa da gioco, cambiare logiche gestionali, affrontare tema dei controlli comunali e quello dei nuovi mercati e nuovi prodotti. Compito del cda è quello di individuare linee di sviluppo e risultati conseguibili".

"Già è difficile prevedere il bilancio in un'azienda normale, figuriamoci in una dove tutto dipende da una pallina e dal numero in cui cade- ha detto il presidente del consiglio comunale Marco Lupi della Lega Nord - Il ragionamento è quindi quello di dire che: come è possibile che il comune approva un bilancio che si basa su una cifra che non è certa. Però è da sempre così. Secondo noi non è giusto, sarebbe meglio affidarci ad una cifra fissa annuale dando la gestione della casa da gioco ad un privato. E' vero però che lo scenario europeo è uguale in tutte le case da gioco. Quando parliamo di queste videolotteries io mi preoccupo un po', perchè parlando lotti da 700 macchine, ognuno dei quali costa 9 milioni di euro e servendone almeno due, mi sembrano investimenti un po' particolari in un momento in cui siamo già con l'acqua alla gola. Altro è andare da un concessionario e dare a lui il nostro marchio, quindi con un'operazione a costo zero".

"L'altro giorno abbiamo preso più di 1 milione e 300 m ila euro dalle tasche dei cittadini di Sanremo e oggi li andiamo a dare alla casino spa - ha detto il consigliere Claudio Borea - Ho perplessità nel dire che al casinò vada tutto bene, perchè non si può dire in u'azienda che in pochi anni scende da oltre 100 milioni a 70. Oggi il Comune di Sanremo non solo quasi non riceve più soldi dal casinò, ma quasi gliene deve dare, alla faccia del faraonico piano di Di Ponziano".

"Non è una questione di opportunità politica ma solo tecnica - ha detto Massimo Rossano del Pdl - nel segno della prudenza, come invocato da Donzella, e nel segno della responsabilità. Noi come Amministratori siamo obbligati ad intervenire per gli equilibri economico finanziari del casinò. Concordo nelle premesse e nell'essenza di quanto detto da Prevosto ma non concordo nelle conclusioni poichè hanno dei connotati politici. Non sposo le tesi di Cassini quando parlava di una cura dimagrante, volendo ricordare la figura di Lefevre che è stato dipendente collaboratore fino al 31 dicembre del 2010, e non concordo con Donzella quando parla di aspetto etico e di decadimento dei costumi poichè l'Amministrazione Zoccarato ha adottato un'idea efficace quando ha tagliato gli aiuti sociali verso tutti coloro che poi andavano a giocare al casinò".

"Questa pratica ha dei conti vecchi - ha detto il consigliere del Pd Leandro Faraldi  - una stima pridenziale non potrebbe andare oltre i 62 milioni di euro a fine anno. La maggioranza non ha dato alcuna indicazione in più sulle strategie. Di casinò ha parlato solo l'opposizione".

Durante la dichiarazione di voto Daniela Cassini ha ricordato che "Il signor Lele Mora, che ha collaborato seppur indirettamente con la Sanremo Promotion per la famosa campagna pubblicitaria molto onerosa, è stato arrestato questa sera per bancarotta fraudolenta".

Al termine la pratica è stata approvata con 16 voti favorevoli e 8 contrari. Non ha votato invece Prevosto del Pd (dipendente dello stesso casinò).

Federico Marchi

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