Al Direttore - 21 giugno 2011, 18:10

Sanremo: decibel in piazza Bresca, intervento di un lettore dj sulle parole dell'Assessore Fera

Intervento corretto dal punto di vista tecnico ed una breve risposta da chi ha assistito sabato sera ai fatti.

Un nostro lettore sanremese che ci scrive da Parigi, Jean, interviene sulla questione decibel per piazza Bresca:

"E' il caso di far notare all'Assessore Fera che i decibel non sono come le patate, dove uno più uno fa due, e la riduzione della soglia consentita di suono fino a una certa ora, a 65 decibel e poi a 55 decibel corrisponde esattamente a portare il livello della musica, per fare un esempio indicativo, a quello compreso tra un ambiente  domestico, un ufficio rumoroso e un aspirapolvere a un metro di distanza (dati Wikipedia). Ogni 3 decibel in meno il livello del suono si dimezza. Oggi il livello consentito è di 75 dB, quando, sempre dalla tabella su Wikipedia, scopriamo che indicativamente una discoteca o un concerto  rock ne producono 100, quindi siamo già parecchio sotto. Lei ha affermato di voler proporre in Giunta che fino alle 22 si possa suonare ad un livello pari a 65 dB, ovvero 10 dB meno di oggi, ovvero più della metà, della metà, della metà di oggi (3+3+3+1) e dalle 22 in poi, ridurre ancora di altri 10 dB, cioè di nuovo più di tre volte la metà del suono originario. Per fare un paragone in termini di peso, è come dire passare da un  kilo a circa 15 grammi. Le assicuro, Dott. Fera, che persino la suoneria del suo telefonino, stando alle Sue affermazioni, sarebbe fuori legge. Quindi, prima di fare certi proclami, sarebbe meglio informarsi adeguatamente, perché poi la gente semplice che di queste cose non ci capisce nulla, ci crede. E sarei pronto a scommettere che anche la sera del caos in Piazza Bresca, nonostante quel che si pensa, il livello fosse entro i limiti consentiti (anche perché oggi esistono applicazioni di rilevamento del suono per gli smart-phone in grado di fornire risultati in tempo reale piuttosto attendibili e molti gestori, dj, musicisti ne sono dotati, quindi possono sempre monitorare il loro suono ed adeguarsi in tempo reale). Questo per ridimensionare l'aspetto tecnico della cosa. Avrei preferito sentire un discorso tipo: ‘l'Amministrazione scende in campo al fianco degli esercenti per agevolarli nell'adozione delle più moderne soluzioni di insonorizzazione’ piuttosto che un inopportuno richiamo all'ordine, che come sempre è in una sola direzione.Perché sarebbe da discutere anche l'aspetto turistico della cosa, ma per quello, vedo la nebbia in una ‘Città della Musica’ dove l'Amministrazione è stata incapace finora di dare una impronta netta ed una risposta chiara a chi da anni impedisce, anche con gli esposti contro la musica, che una parvenza di vita notturna, di turismo, di movimento torni ad esserci, in questo cimitero di elefanti senza più speranze che è diventato Sanremo. Certa politica penalizza tutti per difendere pochi nelle loro pretese ma tutti i penalizzati ed in particolare chi lavora, hanno gli stessi uguali diritti di chi, avendo sempre imposto la sua visione della città, ne ha anche condizionato ed impedito lo sviluppo. Con la musica e la vita notturna c'è tanta, anzi tantissima gente, che ci vive e ci lavora da una vita ed è bene far presente una volta per tutte che non saranno gli esposti in procura o i proclami irrealizzabili a far cambiare le cose. Chi con queste cose ci vive e chi queste cose le desidera per Sanremo, andrà avanti tranquillamente per la sua strada popolando di movida, speriamo anche molto più notturna e vivace di quella attuale, tutte le zone che desidera e nessuno riuscirà a stroncarla, per una ragione semplicissima: se questa città la molliamo noi che siamo l'ultima vita pulsante, questa città finisce sul lastrico. Provare per credere.... Forse, molti di noi saranno costretti ad andare altrove se vorranno continuare a vivere e lavorare nell'intrattenimento, ma non è un problema. Siamo gente abituata a confrontarci in ambito internazionale. Invece, forse, quando voi dovrete tornare in campagna a coltivare, rimpiangerete quando Sanremo era una città turistica dove la gente usciva di sera e consumava nei locali ascoltando musica. E' la Festa della Musica: da Parigi, pullulante di vita, l'augurio a chiunque si è sempre dato da fare nella nostra amata Sanremo per farla rinascere, che altrettanta vita invada anche la nostra città”.

Confermando quanto scritto da Jean in termini di decibel (una unita di misura esponenziale), segnalo al nostro lettore che, con il classico lettore da smartphone (assolutamente non consono ad una misurazione fatta con il mio personale (mi sono permesso di farlo visto che avevo anche fatto una breve ripresa video) la 'lancetta' rimaneva bloccata sul massimo, ovvero 110 Db, ad una distanza di circa 30 metri dall'impianto di sonorizzazione.

Carlo Alessi