/ 

| 16 giugno 2011, 19:00

Fosfina in mare a Vado. Ma che ci fa nei cereali?

Nel tardo pomeriggio di ieri sembravano riprese regolarmente le operazioni di sbarco dei cereali dal mercantile SCL Nicole registrato in Liberia (Monrovia). La nave era stata interessata da uno strano "principio di incendio" dovuto in realtà - secondo quanto riportato dalla Capitaneria di Porto di Savona - alla reazione chimica della "fosfina" che con l'acqua ha un pessimo rapporto

Fosfina in mare a Vado. Ma che ci fa nei cereali?

Sarà anche del tutto normale che vi sia un simile composto frammisto a cereali, e che questi a contatto con l'acqua producano un fumo tale da far intervenire Capitaneria, Vigili del Fuoco e disinquinatori privati, ma cercando di capire che cosa è la FOSFINA si trovano spiegazioni per nulla rassicuranti.

"La fosfina è altamente tossica; può uccidere facilmente anche a concentrazioni relativamente basse. A causa di ciò, il gas è usato per il controllo dei parassiti tramite fumigazione. Nelle aziende agricole è usato spesso sotto forma di palline di fosfuro di alluminio, che producono la fosfina a contatto con l'acqua atmosferica."

Mettiamo pure che Wikipedia sia una pessima fonte chimica, resta la classificazione di questa sostanza: estremamente infiammabile, estremamente tossica (T+, al pari del cianuro) e pericolosa per l'ambiente. A occhio bene non fa.

   

Ma cosa ci fa un intruglio del genere nei cereali che vengono sbarcati al V.I.O di Vado e stoccati salvo imprevisti al T.R.I. Terminal Rinfuse Italia?

Non lo sappiamo. Al pontile San Raffaele del Terminal Rinfuse di Vado dov'è attraccata la nave tendono com'è logico a minimizzare l'accaduto. Fatto sta che tutto intorno alla nave è stata stesa una barriera galleggiante lunga diverse centinaia di metri a "contenere" eventuali ulteriori fuoriuscite, mentre diverse imbarcazioni variamente allestite si danno un gran daffare attorno al mercantile.

Una addirittura ha una specie di benna a prua e un bel cassonetto di quelli verdi "da strada" al centro. Acchiappa "cose" in mare e ce le butta dentro. La distanza dalla costa non ci permette di osservare i particolari, ma c'è movimento, eccome.

Escludiamo per un attimo l'incidente di ieri, sul quale ci aggiorneranno le autorità competenti. Vogliamo sperare che quei cereali che vi vengono regolarmente sbarcati non siano destinati al consumo umano. Colpisce infatti che le gigantesche benne annerite usate per scaricare il carbone siano le stesse che scaricano generi teoricamente alimentari come grano, farsoia e risone, secondo quanto indicato dai cartelli nella zona "silos" di Terminal Rinfuse Italia - TRI - Euroports.

Un po' l'appetito lo fan passare anche le antiche tettoie dei magazzini, che hanno tutta l'aria di essere in eternit / amianto. Ci sbaglieremo.

Impressionante anche la colonna di fumo che si leva dalla nave mercantile, delicatamente orientata dalla brezza verso Savona città, che a quest'ora pare coperta da una cappa di smog stile brianza velenosa. Ma saranno nuvole, come nelle foto dopo il filmato.

 

sn

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A NOVEMBRE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium