- 02 giugno 2011, 14:21

IdV, caso Melacca: non si fa attendere la risposta (al vetriolo) di Quaini

Sinceramente sono allibito dal comunicato di Melacca... che dire ? Capisco che come diceva Andreotti il non avere potere, seguito e rappresentatività alcuna possa logorare ma non e’ comunque giustificabile politicamente un attacco in questi termini a tutti i vertici del partito ligure

Ricordo poi che l’attuale coordinatore del partito a livello regionale (Onorevole Giovanni Paladini) e’ stato democraticamente eletto all’unanimità’ da un congresso straordinario per consenso e stima ripetutamente dimostrata da ogni intervento succedutosi in quel contesto.

Ognuno e’ libero di fare le battaglie che intende nel rispetto delle altrui visioni e nel lecito del dibattito politico, ma e’ indubbio che oramai la misura e’ veramente colma.

Sono io a dire basta ai qualunquismi di Melacca e se dovessi paragonarlo a qualcuno lo assocerei a quei soldati giapponesi dispersi sulle isole del Pacifico e che ancora negli anni sessanta pensavano che la seconda guerra mondiale non fosse ancora terminata… mentre era già finita da quindici anni!

Ma lui con la stessa perseveranza e testardaggine si ostina ancora a pensare che le elezioni regionali del 2010 siano ancora da svolgersi e continua la sua solitaria battaglia ritenendo ancora  che le sorti elettorali possano essere ribaltate da un momento all’altro e così spera che prima o poi la batosta che ha subito un anno fa sia solo un sogno e tutto possa ricominciare; cio’ ovviamente pensando che continuando ad insultare un rappresentante istituzionale della Regione Liguria, Presidente della Commissione Salute e sicurezza sociale, gli possa far acquisire quel credito e quella tanto sperata fuoriuscita dall’anonimato che tanto si merita per la sua continua denigrazione di chi rappresenta ai vertici della Regione il partito a cui lui dice di essere fedele e militante convinto.

Qua non esiste alcuna argomentazione politica ne’ espressione libera di dissenso ma unicamente una visione talebana e stravolta della realtà (degna dell’attuale Presidente del Consiglio) che vorrebbe mettere in discussione chi ha strameritato e legittimato il proprio ruolo con un duro lavoro quotidiano fatto di interrogazioni, competenza, progettualità in termini di proposte di legge, confronto costruttivo con chi lo vuole, presenza sul territorio e nei luoghi di lavoro e mille altre cose che non cito per ovvie ragioni di spazio.

Ma andando con ordine, ovviamente non intendo seguire tutte le provocazioni e millanterie varie degne di una mitomania senza confini, alcuni chiarimenti ai lettori ed agli elettori di IDV vanno fatti per stabilire un po’ di verità rispetto alle solite balle spaziali che ho appena letto e che da tempo, ad arte, sono orchestrate e diffuse alle poche orecchie sensibili, con una sapienza collaudata e certosina, da quello che d’ora in poi definirò il DUUMVIRATO M-P, CHE TUTTI CONOSCONO E SANNO PIETOSAMENTE GIUDICARE PER QUELLO CHE RAPPRESENTANO NELLA LORO POCHEZZA DI CREDIBILITA’.

1) Non credo proprio che il duumvirato debba promettere ad alcuno, soprattutto ai leader di IDV, il proprio silenzio, in quanto a differenza di altri neppure li conoscono;

2) Nessuna grave conseguenza sul territorio per le scelte operate a livello locale e regionale, ma solo la constatazione che comunque il partito va avanti molto bene, rinnovato da nuovi iscritti e dai giovani che hanno gli stessi diritti del duumvirato; anzi ovunque si cresce  senza avere tra i piedi i soliti malati di vittimismo e poltronismo che si ritengono indispensabili, ma che mai muovono un dito per fare nulla e che sono sempre in prima fila a reclamare qualcosa, come espresso dalle mille telefonate che nei mesi precedenti io come altri abbiamo ricevuto  nella altrui speranza di AVERE qualcosa di concreto e remunerato in vari presunti ruoli da ricevere;

3) Pieno diritto per il sottoscritto di avere proposto la candidatura di un ragazzo (iscritto ad IDV e con passato breve in UDC e destra) in un partito definito dal nostro leader nazionale quale postideologico e collocato nell’area di centrosinistra e che ha elettori di sinistra di centro ed anche di destra (pochi magari,ma sui temi di giustizia sociale e legalità sicuramente idv prende giustamente voti anche da chi non fa parte della sinistra storica).Ricordo poi ai fenomeni della politica che al parlamento Europeo IDV siede tra le fila dei liberaldemocratici, perché forse lo ignorano;

4) Vergognoso, ripugnante e reiterato tentativo del duo di far credere che il sottoscritto abbia simpatie a destra. Da quando milito in IDV ho fatto centinaia di tessere ed al novanta per cento provenienti da Rifondazione Comunista ( militanza di 15 anni e segretario di sezione), Pd o aree contigue. Sono iscritto all’ANPI e sono stato segretario e cofondatore della nuova sezione ANPI di Carcare. Mentre i critici preferivano non presenziare, io il 25 Aprile,come ho fatto per tutta la vita, ero a festeggiare la ricorrenza più bella,al mattino al corteo a Carcare ed alla sera alla manifestazione in piazza Martiri della libertà a Savona. Il 28 Aprile ho organizzato al Teatro Sacco un bellissimo e riuscito dibattito contro il revisionismo storico, alla presenza del partigiano “Mauro” della Brigata Garibaldi, div. Gin Bevilacqua. Ho da sempre avuto il culto della Resistenza ed ogni 6 giugno mi reco in Normandia a festeggiare la liberazione dal nazifascismo. Quindi gli unici che hanno qualcosa di infiltrato sono gli intolleranti che hanno infiltrati i propri neuroni di concetti insensati… e di cui si riferisce che qualche simpatia passata a destra ci sia stata veramente.

5) Grande risultato a Savona del candidato Bagozzi, persona seria, competente e dal sicuro avvenire politico. Insieme ad Elisa Di Padova un grande acquisto per il partito e due volti nuovi e puliti su cui puntare per recuperare la credibilità minata di continuo da personaggi marginali ed autoreferenziali quali i soliti noti… giustamente preoccupati che per loro gli spazi siano sempre più risicati, innalzandosi di molto il livello intellettuale.

6) Buon risultato a Loano di Cereda, Dalmonte e Gallizia, persone serie ed affidabili che hanno fatto crescere il partito e che se si fosse vinto sarebbero di certo in consiglio, almeno con un assessorato. Persone pulite che non hanno contrattato nulla e che hanno profuso impegno raccogliendo oltre 150 preferenze, testimoniando in termini di voto la crescita del partito. Gallizia (27 anni) in termini di preferenze ha  bissato,a casa sua,il risultato di Melacca alle regionali, quindi a lui va tutta la mia stima come a Dalmonte (22 anni), giovane e volenteroso, ma maturo da evitare provocazioni di altri che se le potevano proprio evitare… ma i loanesi sanno giudicare e già lo hanno fatto. Cereda e’ un professionista ed imprenditore che in ambito economico ha un curriculum lungo un km e per me le persone come lui sono un valore aggiunto e la loro candidatura eccellente si traduce nel concetto di meritocrazia nella società, infatti si cerca sempre di candidare il meglio a livello umano, culturale e di competenze acquisite nel mondo del lavoro.  

7) Mai ho richiesto di fare il sindaco a Carcare, mai ho avuto a disposizione tre collegi provinciali  e basta chiedere e verificare!

8) Non ho intenzione di ricevere lezioni di stile e democrazia da chi ne ignora il significato e conosce solo la matematica e la grammatica degli ottusangoli.

9) I miei nonni hanno fatto una vita i contadini e non hanno mai insultato nessuno. Io ho sempre lavorato una media di 12 ore al giorno in un dipartimento di emergenza di secondo livello e sono intervenuto quale relatore ad un centinaio di congressi di anestesia, terapia del dolore e medicina (nazionali ed internazionali e prego di verificare il mio curriculum on line). Molta credibilità me la sono quotidianamente guadagnata in ospedale e sul territorio e non permetto a nessuno il tentativo di infangarmi continuamente, ma vorrei sapere chi conosce, non dico a livello nazionale ma provinciale il duo M-P? Sicuramente so cosa sia il lavoro duro, avendo ogni estate lavorato come muratore per pagarmi gli studi ed il pane me lo sono sempre guadagnato senza andare a piangere in giro e ad elemosinare nulla.Devo tutto ai miei genitori, casalinga ed operaio, quindi a me non bisogna venire a spiegare il significato della parola lavoro e da quando sono stato eletto in Regione guadagno molto meno di prima ma sono felice perche’ la mia scelta, a differenza di altri  pontificatori e pseudo accusatori affamati solamente di denaro,mai e’ stata dettata da cause economiche ma solo da idealismo e voglia di fare. Auspico che tutti possano farsi una propria idea, comunque non esiterò ne’ indietreggerò mai dinanzi ai calunniatori di professione e, come diceva Norberto Bobbio “sarò sempre intollerante dinanzi agli intolleranti”.

dott. Stefano Quaini