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Al Direttore | 29 maggio 2011, 18:59

Sanremo: discussione sulla prostituzione, Franco risponde nuovamente a Fabio

Sanremo: discussione sulla prostituzione, Franco risponde nuovamente a Fabio

"Signor Ferrero, posso assicurare che quando si vende la propria sessualità, che non è commercializzare il proprio corpo, bensì vendere una prestazione sessuale come chiunque vende se stessi in un altro tipo di lavoro, può essere piacevole, anche a discapito di altri impieghi. In effetti, ho conosciuto diverse donne da strada che hanno rifiutato altri tipi di lavori. Posso dire che io frequento soggetti dediti al relativo mestiere e posso riferire che questi non sembrano affatto costretti da qualcuno.

Difatti, spesso si notano tali donne in piena autonomia, con tanto di telefonino in mano, autovettura a propria disposizione e senza alcuna fretta o scontentezza per il proprio lavoro. Non mi baso solo su dati statistici con numeri, ma anche e soprattutto su elementi di fatto reali riscontrati. In effetti, le donne albanesi schiave sono quasi scomparse dalla cronaca da esattamente cinque anni, nonostante queste meretrici siano presenti nelle notizie che raccontano di prostitute dell’Albania rapinate, multate e rimpatriate; segno che le dette donne non sono andate via dall’Italia.

Sicuramente le associazioni che difendono i diritti delle donne, sanno che la maggior parte delle lavoratrici sessuali svolge questo impiego per scelta e quest’ultima deve restare un diritto libero. Difatti, il proibizionismo, il quale è l’acqua del pesce mafia, aiuterebbe la criminalità a controllare meglio l’attività della prostituzione.

Franco".

Redazione

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