"Mi lascio colpevolmente trascinare dalla polemica e provo a rispondere al lettore che si firma con il nome d'arte di Raul Bravo:
Rispettabile Raul, le rispondo io in luogo del 'grafomane', come lo chiama lei, ma non per dargli man forte. Effettivamente non c'è proprio nulla di male se un lettore ha catturato l'immagine di due ragazzi che molti conoscono perchè li hanno visti in tv. Personalmente apprendo in questo istante della loro esistenza ma non mi stupisco se ci sono persone che li riconoscono per la strada e li fotografano. Sostanzialmente condivido tutto quello che Lei ha detto, sia sulla 'trasmissione che ha grande successo e che appassiona MILIONI di spettatori' e anche quando dice: 'Anche noi vogliamo solo essere LIBERI di leggere, vedere e scrivere quello che ci pare e piace senza che qualche nostalgico del minculpop ci prenda per i fondelli o ci tratti come idioti'.
Tutto bene quindi? Beh, quasi, perché vede, quelle due parole in maiuscolo, 'MILIONI' e 'LIBERI' mi fanno pensare che Lei ritenga che il pensiero della maggioranza basti di per sè a dare valore a qualcosa che non ne ha. MILIONI ne sono appassionati: è una considerazione sconfortante. Nella stessa giornata a Sanremo passeggiava un personaggio che la tv non ha reso famoso, ma che è uno degli attori più grandi che l'Italia abbia mai avuto, con una carriera trentennale alle spalle e risultati artistici che tutto il mondo del teatro contemporaneo internazionale ci invidia; è uno che quando sta sul palco tiene in mano il cuore degli spettatori e lo strizza a suo piacimento. Emozioni profonde ma semplici eh, intendiamoci, niente di intellettuale o di barboso che Le possa ricordare neanche lontanamente il minculpop.
Sa una cosa? finché MILIONI di spettatori saranno appassionati di quei due ignari ragazzi, quell'altra parola, LIBERI, - liberi di leggere, vedere, scrivere quello che ci pare e piace - sarà una parola completamente priva di senso perché non c'è nessuna libertà effettiva quando si conosce SOLO un certo genere di informazione e si ignorano tonnellate di espressioni artistiche, teatro, musica e personaggi che potrebbero aprire un mondo di gioia e divertimento VERO (scusi le maiuscole). Ma se ci impediscono di alimentare il nostro cervello perché mettono sotto gli occhi a MILIONI di persone solo un buco di serratura e le obbligano a guardarci dentro, resteranno pochissimi in grado di fare delle scelte consapevoli. 'La televisiun la g'ha 'na forsa de' leun' diceva il buon Jannacci. Per essere LIBERI di scegliere bisogna conoscere, tutto qui. Mi scusi Raul, sono peggio del 'grafomane'.
Paola Silvano".