“Occorre sviluppare – dice l’assessore Paita - modelli di interazione più forti e strutturati tra Istituzioni e forze dell’ordine per impedire e contrastare con nettezza qualsiasi possibile infiltrazione malavitosa sul nostro territorio, anche se la Regione come noto non svolge un ruolo di appaltatore nelle infrastrutture”.
Come chiuder la stalla quando sono scappati i buoi. Ci permettiamo di suggerire all'assessora Paita una rapida scorsa di qualche giornale on line come il praticissimo www.casadellalegalita.org per avere il polso della situazione, per difetto (ndr)
“Dal 2003 – continua Paita - le Prefetture, insieme con Polizia, Carabinieri e Finanza, coordinati dalla Dia e con l’aiuto di Regione Liguria, svolgono un’azione di monitoraggio delle opere in legge Obiettivo e, dal 2009, anche su altre opere pubbliche per prevenire e reprimere eventuali infiltrazioni mafiose nei grandi appalti”.
Se potrebbe precisarci in che cosa è consistito il menzionato "aiuto della Regione Liguria gliene saremmo estremamente grati. Può far inviare gli atti a direttore@savonanews.it saremo lieti di pubblicarne propositi e risultati (ndr2)
“Il passo avanti rispetto a questa procedura consolidata - aggiunge Paita - è stato svolto a maggio 2010 con la sigla del protocollo di intesa, approvato dalla Giunta, su proposta dell'assessore all'edilizia e lavori pubblici, Giovanni Boitano che ha previsto una collaborazione fra l'osservatorio regionale dei contratti pubblici, istituito dalla Regione Liguria e la Dia, per l’acquisizione di tutti i dati riguardanti appalti, offerte, lavori, servizi, forniture per la realizzazione di opere pubbliche nel settore della viabilità, sanitario ed edilizio”.
Questo "osservatorio" è sicuro di non avere i vetri un po' anneriti da carbone e cemento? Perchè da queste parti la sensazione è che non abbia osservato molto. E se ha osservato e questa è la situazione, peggio ancora. (ndr 3)
“Come Assessorato regionale alle Infrastrutture che si relaziona quotidianamente con le società di gestione e le concessionarie – conclude l’assessore - intendiamo rafforzare tale percorso di controllo e di trasparenza con la formalizzazione di un atto, che in base allo stralcio del protocollo e della delibera già firmate, si focalizzi sui grandi appalti facendo esplicito riferimento alla Legge obiettivo ed alle infrastrutture strategiche che riguardano il nostro territorio”.
Dottoressa Paita, nessuno meglio di Lei conosce questa realtà dove - dalla Salerno / Reggio Calabria in sù - quelle che si definiscono infrastrutture strategiche finiscono per esserlo soprattutto per gli affari delle associazioni mafiose. Cortesemente, si focalizzi se può anche sui medi e piccoli appalti, oltre che su quelli largamente annunciati e sostenuti dalla Vs. Giunta come Piattaforma Maersk, ampliamento a Carbone della Centrale di Vado Ligure, Aurelia bis etc etc etc
Se lo desidera possiamo inviarle un nutritissimo elenco, da Cogoleto ad Andora.
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