La disamina della situazione attuale e in particolare la crisi di incassi che attanaglia le case da gioco tricolori sono i temi centrali del convegno in programma alle oggi al Casinò di Sanremo. L'evento, il primo del genere in Italia, organizzato dall'Ugl Terziario (Coordinamento Nazionale Case da Gioco), con il patrocinio di Casino SpA e Federgioco (associazione che riunisce i quattro casinò italiani) e che si avvale della collaborazione della giornalista Anna Maria Rengo di Gioconews (del meeting è media partner ) nel ruolo di moderatrice ,sarà un'occasione veramente unica di confronto dove la forza degli argomenti prevarrà sui pregiudizi e sui luoghi comuni vista la presenta tra i partecipanti di veri professionisti del settore tra cui Giuseppe Di Meco (neo presidente del Casinò di Sanremo), Carlo Pagan (presidente Federgioco e amministratore delegato Casinò Campione), Gwendolyne Motte (direttrice generale dell’Associazione Europea dei Casinò), on.le Ivo Collè (segretario generale Federgioco), Luca Frigerio (amministratore unico Casinò di Saint Vincent), Vittorio Ravà (amministratore delegato Casinò di Venezia), Gwendolyne Motte (direttrice generale dell’Associazione Europea dei Casinò), Antonio Vallese (di Aequiti), Paolo Giovannini , attualmente vice presidente della International Junket Association e conosciuto a Sanremo per aver ricoperto in passato (seppur per un breve periodo) l'incarico di direttore alla produzione della casa da gioco.
La giornata è stata aperta da Carlo Pagan, presidente nazionale di Federgioco (l'audio dell'intervista cliccando QUI): “Come Fedegioco cercheremo di legarci sempre di più alla legislazione europea. Oggi possiamo parlare di una situazione di effettiva crisi del settore. In Europa la flessione media nel triennio, è del 6% con una involuzione del settore, con la chiusura di alcune casa da gioco. Per quanto riguarda l’Italia il calo è iniziato nel 2005, dopo l’introduzione di diverse tipologie di gioco soprattutto le ‘new slot’. Con le continue proposte di gioco, noi non possiamo essere al di fuori delle linee guida del settore, dicendo la nostra nella legislazione come viene fatto a livello europeo. Rimanendo questa situazione di difficoltà, rimane fondamentale dialogare con il legislatore, mantenendo una posizione molto chiara sull’on line. L’Italia sta avendo uno sviluppo del prodotto ed è prevista la possibilità di avere forme ‘live’ nel gioco on line, con la ripresa fisica del gioco. Noi diciamo che questo segmento dovrà essere gestito e commercializzato dai casinò. La nostra sarà una posizione molto chiara e, su questo, ho trovato un appoggio molto forte da tutte le sale da gioco italiane. Rimaniamo, comunque, sulla posizione che il gioco avvenga in luoghi controllati, per evitare rischi sociali che, purtroppo, si verificano spesso. Con la collaborazione della ECA, lavoreremo per implementare nuove iniziative contro la dipendenza da gioco, grazie anche alle partnership con le Asl locali. Un altro tema sul quale Federgioco si impegnerà è quello della formazione, che può avvenire solo all’interno delle case da gioco, uniche location dove esiste l’esperienza per farlo”.
L’assemblea di Federgioco, associazione che riunisce le quattro case da gioco italiane, ha colto l’occasione per fare il punto della situazione del settore, che sta vivendo una situazione da “stato di crisi”. Una pubblica disanima dello stato del comparto, perciò, è stata giudicata quanto mai opportuna da Carlo Pagan, amministratore delegato del Casinò Campione d’Italia e presidente di Federgioco: ha delineato anzitutto l’andamento del mercato del gioco che in Italia segna una progressione che tra 2003 e 2010 ha quadruplicato, da 15 a 61 miliardi di euro, un giro d’affari dove è stata impressionante, nell’ultimo triennio, la crescita, quasi del 300 per cento, del gioco on line che segnala una modesta flessione solo raffrontando il primo trimestre 2011 e il medesimo periodo dell’anno prima. Ma il confronto tra i due trimestri segna un’ulteriore crescita del mercato, da 15 a 18 miliardi di euro, con poderoso ingresso delle videolotteries, VLT, segmento che ha più che doppiato quello del gioco on line. Paradossalmente, dell’andamento in sé positivo del settore non hanno beneficiato le strutture che vi sono deputate: l’evoluzione del mercato dei casinò in Italia segna una curva che dal 2008 è discendente e l’anno scorso ha registrato il valore – 442 milioni di euro – più basso dal 2003, con una frenata ulteriore del 3,1 per cento sul 2009. La contrazione tra il quadrimestre appena trascorso e quello dell’anno prima, da 149 a 144 milioni di euro, prossimo al 3 e mezzo per cento, scontato soprattutto dai tavoli, ma anche dalle slot, è la conferma ulteriore di una tendenza pregiudizievole per l’attività delle case da gioco italiane, per le quali non vale trincerarsi dietro il mal comune mezzo gaudio dell’andamento del mercato dei casinò europei: nel triennio 2008-2010 hanno perso oltre un miliardo di euro di proventi, riducendosi di numero del 10 per cento, da 1.010 a 909. E’ il più evidente segno di uno “stato di crisi” cui Federgioco non intende rassegnarsi; per questo sollecita un tavolo di confronto con i ministeri competenti, Interni e Finanze, affinché venga valorizzato il ruolo della casa da gioco in un comparto dove esso deve restare imprescindibile. Federgioco, che rivendica la specificità delle strutture associate, ritiene che il gioco live richieda ambienti adeguati in termini di sicurezza, controllo e protezione, avendo motivo inoltre di considerarsi specialista in materia di ludopatia per cui, circa i casinò on line, non esita a propugnare la gestione dei giochi live solamente all’interno delle strutture di Campione d’Italia, Saint Vincent, Sanremo e Venezia. I dati sono scaricabili cliccando QUI.
Le dichiarazioni del Presidente del Casinò, Giuseppe Di Meco cliccando QUI.
L'evento, oltre ad essere una grande promozione per la città, offre ai membri del settore delle varie associazioni l'opportunità di incontrarsi e scambiarsi informazioni su un comune denominatore ovvero la ricerca delle cause della crisi e la conseguente ricerca di una comune 'ricetta' per contrastarla senza dimenticare la grande attesa per la presentazione durante il meeting del libro 'il gioco del gioco d'azzardo', commissionato dal centro studi Ugl Terziario al giovane ricercatore sanremese Giampiero Bellanca. Si tratta di 200 pagine che rappresentano in modo esaustivo con stile veloce e colorato analisi precise e puntuali sul gioco d'azzardo nel mondo ed in particolare in Italia offrendo al lettore le informazioni inerenti i casinò con una analisi ragionata e un insieme di dati, statistiche e tante curiosita' utili per gli addetti al settore e a chi vuole approfondire il tema rendendolo un osservatorio privilegiato di quanto accade nel mondo del gioco d'azzardo. La giornata è interamente dedicata alle problematiche delle case da gioco in quanto nel corso del pomeriggio si terranno due importantissime riunioni. Federgioco (l'organismo di rappresentanza delle quattro case da gioco italiane di Campione d'Italia, Saint Vincent, Sanremo e Venezia ) terrà l'Assemblea e il Consiglio Direttivo dell'associazione. Tra i temi di discussione all'ordine del giorno, l'approvazione delle modifiche statutarie e l'approvazione del programma dell'associazione per l'anno 2011 e, l'Ugl Terziario ha convocato il Coordinamento Nazionale per discutere della crisi attuale del comparto con particolare riguardo alle conseguenze negative sull'occupazione e sulla disamina delle trattative (attualmente in stallo) del contratto nazionale di lavoro.






























