- 17 maggio 2011, 14:47

Acna: la storia infinita. il sindaco di Cengio chiede un incontro a Burlando (nella foto, l'area vista dal satellite)

Quando la fabbrica dei veleni (fortunatamente) chiuse 13 anni fa venne costituita l'apposita società pubblico privata "Cengio Sviluppo". A cosa è servita? Si chiede il sindaco. Quant'è costata ce lo chiediamo tutti. Son passati Cota, Bertolaso, Burlando, la Prestigiacoma. Organizzata anche l'immancabile "cabina di regia". Risultato?

Sulle aree ex Acna è ora di giocare a carte scoperte. Sebbene la diplomazia propria del sindaco di Cengio, Ezio Billia, eviti di parlare apertamente di un “faccia a faccia” chiarificatore, il senso dell’incontro chiesto dal primo cittadino cengese al governatore della Liguria ha come evidente obiettivo quello di capire se le aree Acna hanno un futuro o se rimarranno quella chimera che da anni si insegue con l’impressione che appena si fa un passo avanti poi se ne aggiungono due indietro.

Del resto è dal 1998 che la fabbrica è chiusa, da anni che è stata costituita una società pubblico-privata, “Cengio Sviluppo”, per gestirne il riutilizzo – a questo punto viene da chiedersi se non sia stato prematuro costituire, allora, tale organismo e che ruolo abbia svolto in tutti questi anni – dall’autunno scorso che la bonifica – pur con smentite e polemiche dal versante ambientalista – è stata ufficialmente definita conclusa, ma quelle aree, nonostante la “fame” di spazi in Liguria, continuano a rimanere impantanate in uno strano limbo. Limbo che poi è lo stesso in cui sta sprofondando il paese, tra mancati introiti – basti pensare all’Ici persa con la demolizione degli edifici nell’area – e completa incertezza su investimenti e sbocchi futuri.

Lo scorso ottobre era stato un gran suonare di fanfare a festa dopo il sopralluogo di un entusiasta ministro Prestigiacomo con tanto di sottosegretario Bertolaso al seguito. Poi di nuovo il silenzio sino al leggero sussulto, a marzo, quando i presidenti di Regione Piemonte, Cota, e Regione Liguria, Burlando, si erano finalmente incontrati. Poi ancora il nulla, a parte l’annuncio, da parte del Piemonte,  dell’istituzione di una “cabina di regia” per lo studio di un piano strategico per valorizzare la Val Bormida e le aree ex-Acna.

Valorizzazione che, però, rimane un puro esercizio teorico o propagandistico finchè non si sarà risolta la questione del passaggio delle aree alla parte pubblica e, quindi, a monte, l’annosa vicenda della quantificazione del danno ambientale.

L’incontro richiesto dal sindaco Billia vuole, appunto, fare il punto della situazione su questi due punti fondamentali. Con al consapevolezza che Cengio e la Valle Bormida non possono attendere per sempre.

 

(nell'immagine di copertina: L'ACNA vista dal satellite. Elaborato "Veleni Embrionali" di Giorgio Scarinzi)

 

 

Eleonora Miraglia