Al Direttore - 12 maggio 2011, 11:09

Sanremo: il ricordo di Antonio Semeria nella lettera di Freddy Colt "Addio amico mio e della Pigna!"

"Stavo entrando in studio di registrazione ad Imperia, ieri, quando ho ricevuto una terribile telefonata, e poi un’altra e un’altra ancora. Erano amici giornalisti e una congiunta del dottor Antonio Semeria che mi comunicavano la scomparsa improvvisa dell’amico. È difficile capacitarsi della morte di una persona come Antonio Semeria, fino all’ultimo pieno di energia ed entusiasmo a discapito del male che lo minava. Ammiro la dignità e la forza di un uomo che ha voluto coltivare le sue passioni e condividerle, cosa assai rara in certi ambienti sanremesi".

"La nostra amicizia non era di lunga data, ma posso dire che era forte e sincera, perché fondata sul comune amore per la cultura e per la nostra città. Ascoltavo con piacere i suoi progetti, collaborando ad alcuni di essi, e mi rendeva felice vedere una persona con vedute intellettuali così affini alle mie e soprattutto con la voglia di realizzare quei progetti. Certo non potevo immaginare che molti di quei sogni non li avrebbe visti, il buon Antonio, poiché per me una persona come lui sembrava destinata a vivere, non a morire così presto. Ma le nostre concezioni si annullano di fronte al mistero della vita. Soltanto sei giorni fa Antonio mi aveva indirizzato una lettera in cui mi diceva: 'Caro Freddy, ricevo la Tua email di data odierna, unitamente alla designazione del Consiglio direttivo e del Presidente dott. Valerio Venturi, quale Accademico della Pigna per gli Studi Nizzardi. Nel sentitamente ringraziarvi per la stima e l’amicizia, desidero comunicarVi l’accettazione del conferimento del titolo. Ancora un caro grazie a Voi tutti e a presto. Antonio P. Semeria'. Era come un appuntamento a rivederci, a proseguire un itinerario. Ed è ora difficile per me, come per tutti coloro che lo hanno stimato ed amato, accettare di non rivederlo più, con il suo temperamento scattante, con il suo piglio decisionista e a tratti burbero. A me capiterà ogni giorno di vedermelo spuntare da via Capitolo o affacciarsi nello Studiolo dell’Accademia con il suo sorriso e la sua voce squillante: “Buongiorno, Cavaliere!” (chissà poi perché mi chiamava così!!). Ricordo Antonio Semeria con profondo rimpianto e con l’onore di aver avuto la sua stima ed amicizia, cosa ormai rara in una città sorda e grigia come Sanremo. Lui invece ci credeva, in Sanremo e nelle potenzialità del centro storico, nella “nostra” Pigna. Quella dell’arte, non della droga e della spazzatura nei vicoli. Farò tutto quanto sarà in me per ricordare Antonio Semeria come uomo di cultura quale era. Ai suoi cari va il mio pensiero pieno di affetto e cordoglio. 'Addio amico mio e della Pigna. Sarà più difficile questa battaglia senza di te, ma andremo avanti. Chi animerà le tue ‘Gallerie del Capitolo’, chi continuerà le tue edizioni Cemelion e le mille iniziative serbavi nel cassetto?'".

Carlo Alessi