"Piuttosto che guardare indietro, e concentrarsi su campagne elettorali da loro condotte e clamorosamente perse, il Segretario Provinciale del Partito Democratico farebbe meglio a preoccuparsi di quelle attuali. Sarebbe infatti curioso conoscere cosa ne pensa, il compagno Di Tullio, del fatto che il suo partito, il secondo per numeri su scala nazionale, sia giunto al punto di essere incapace di presentare liste con il proprio simbolo in importanti città della provincia di Savona.
Che fine ha fatto il Partito Democratico, che ruggisce solo a parole, ma nei fatti è costretto a nascondersi e camuffarsi in liste civiche senza arte né parte, forse alla ricerca di una verginità ormai da troppo tempo perduta?
È singolare, a tal proposito, quanto sta accadendo ad Alassio, una delle città più importanti della provincia, dove il PD è persino giunto a sostenere, con ben tre candidati, la lista civica né carne né pesce di un ex avversario storico, lasciando però tutto sotto silenzio.
Mentre a Savona e a Loano si allea con chiunque pur di provare a ottenere qualche risultato, ad Alassio il Partito Democratico ha deciso addirittura di tradire i propri ideali e i propri elettori, quasi nascondendo il proprio simbolo, sottomettendosi totalmente alle smanie di un ex militante leghista, forse sperando vanamente che ciò possa portare qualche poltrona.
Forse il centrosinistra si vergogna, ad appoggiare colui che in passato era un nome di spicco del centrodestra e un rappresentante nazionale della Lega Nord e nemico numero uno, (ma sulla sicurezza, sul sociale ad esempio hanno la stessa opinione?) indirettamente ammettendo di essere ormai una specie in via di estinzione.
Se il segretario prova un pochino di orgoglio nei riguardi della propria storia e della sua appartenenza politica, trovi il giusto coraggio per fare un po' di chiarezza, io a differenza sua sono orgoglioso dei miei candidati."
Il segretario provinciale lega nord savona
Rag. Paolo Ripamonti