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Politica | 20 aprile 2011, 13:39

Regione; Sanità, la replica di Alessio Saso (Pdl) su operato dirigenza Asl 1

Saso risponde alle affermazioni di aver posto sotto provvedimento disciplinare un dipendente ASL con l’accusa di aver ‘passato’ all’esponente PDL documentazione riservata

Alessio Saso

Alessio Saso

Alessio Saso, Consigliere Regionale PDL, intervenuto in risposta alle dichiarazioni del Direttore Generale ASL 1 Antonio Rossi, pubblicate su Il Secolo XIX di oggi, all’interno delle quali afferma di aver posto sotto provvedimento disciplinare un dipendente ASL con l’accusa di aver ‘passato’  all’esponente PDL documentazione riservata, ha così replicato:

“Con questa azione il Direttore Generale dell’ASL 1 ha dimostrato ancora una volta la sua evidente incapacità gestionale e inadeguatezza al delicato ruolo che svolge. Infatti pensare di mettere sotto procedimento disciplinare un dipendente per un’ eventuale e tutta da dimostrare comunicazione di notizie ad un Consigliere Regionale, credo rappresenti un unico caso nella storia della Sanità Ligure. Infatti vorrei ricordare a ROSSI che rientra tra i diritti/doveri di un Consigliere Regionale acquisire le informazioni necessarie per svolgere al meglio il ruolo di controllo e stimolo politico e amministrativo.

Al fine di chiarire la vicenda interesserò il Presidente del Consiglio Regionale onde capire ed appurare se queste iniziative non siano lesive dei poteri di un Consigliere Regionale. Se poi si dovesse anche accertare che le indagini sui tabulati telefonici partono con un incrocio di verifiche sul mio cellulare personale, la faccenda potrebbe non finire qui. Se ho capito bene, il Dirigente, oggetto di questa infelice azione disciplinare, è, peraltro, persona che ho la possibilità di incontrare periodicamente nell’ambito delle iniziative del club dei lions di cui faccio parte. Ci tengo, quindi, a precisare, ma solo per la stima che mi lega a questa persona, che in nessuna occasione mi ha fornito alcuna documentazione relativa alla vita aziendale ed alle mansioni da lui ricoperte. E’, inoltre, evidente che questa eventuale ‘delicatissima’ documentazione sarebbe, comunque, tra quelle che potrei legittimamente richiedere per il ruolo istituzionale che ricopro, anche in qualità di Presidente della Commissione Consiliare Controlli e trasparenza.

Consiglierei quindi al Direttore Generale-investigatore di concentrare maggiormente le proprie energie per un miglioramento dei servizi dell’ASL che dirige, che sono, da tempo, in progressiva ed evidente decadenza, oltre ad invitarlo ad  una ulteriore meditazione sull’opportunità di corteggiare e stendere tappeti rossi ad un imprenditore quale Angelucci fino a indurlo pubblicamente a rilevare e ristrutturare l’ex Complesso Ospedaliero di Costarainera, come lo stesso Direttore Generale dichiarò nell’articolo de Il Secolo XIX del 18 marzo scorso. 

L’assegnazione dei posti in convenzione deve passare attraverso una imprescindibile gara per l’appalto del servizio. Mi chiedo, se va fatta la gara, perché si parteggia per un imprenditore specifico? Gli consiglio, pertanto, una pronta lettura approfondita,  magari con il supporto di un consulente, del Codice degli Appalti.”

C.S.

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