"In merito all'articolo comparso su Sanremonews sul contrassegno autoprodotto esposto da un consigliere comunale, vorrei esprimere il mio disappunto sulla questione e proporre un approfondimento per conoscere le generalità della persona che si arroga tale diritto, con il chiaro intento velatamente intimidatorio nei confronti degli Organi preposti al controllo, qualora il veicolo venisse sorpreso in divieto di sosta. E' fisiologico che in tale ipotetica circostanza, l'esibizione a vista di un 'Contrassegno' sui generis, potrebbe indurre il Vigile di turno a soprassedere ed agevolare involontariamente il 'furbetto' di turno, evitandogli la nota 'bolletta'.
Probabilmente non si configura nessun reato o violazione, ma sapere che Tizio, nonchè Consigliere Comunale di maggioranza o minoranza che sia (è indifferente), si avvale di simili stratagemmi per eleudere eventuali contestazioni al codice della strada, sarebbe interessante per noi comuni mortali che la moto la parcheggiamo dove previsto dalla segnaletica magari girando un quarto d'ora per aspettare un 'buco'. Ma d'altra parte è pur vero che al giorno d'oggi il mondo è dei furbi e Tizio ne è degno rappresentante! Attendiamo riscontro.
Sandro".
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