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| 19 aprile 2011, 10:11

Savona: dalle case di Arte piovono pezzi di cornicione (le foto), e gli imprenditori del cemento piangono miseria

Storie di ordinaria follia: tra via Fiume e via Milano pezzi di cornicione in ottimo e solido cemento, grazie ad un'accurata e puntuale manutenzione si sgretolano e "mancano" di poco i passanti. Intervengono i Vigili del Fuoco e transennano il marciapiede, costellato di costosi lampioni firmati

Savona: dalle case di Arte piovono pezzi di cornicione (le foto), e gli imprenditori del cemento piangono miseria

Savona. L'incrocio tra via Fiume e via Milano nel quartiere di Villapiana. Sono passate da poco le 17:30 quando alcuni pezzi di cornicione si staccano da una casa popolare a circa 20 metri d'altezza e precipitano sul marciapiede. Non briciole, ma calcinacci veri e propri, e senza lavori in corso. I passanti avvertono immediatamente la Polizia municipale. Arrivano i Vigili del Fuoco che transennano l'area e forzano il distacco di altri pezzi per evitare ulteriori crolli. La segnalazione e le prime foto da un nostro Lettore. Accanto al marciapiede di questa disgrazia mancata figlia della più palese incuria, si erge uno dei tanti costosissimi lampioni firmati. Ma pezzi di cornicione in ottimo e solido cemento grazie ad un'accurata e puntuale manutenzione si sgretolano e "mancano" di poco i passanti.

Ma la Sezione Imprenditori Edili dell'Unione Industriali Savona annuncia un incontro per oggi alle 16:00 con una nota stampa che inizia con queste parole che guardandosi attorno hanno francamente dell'incredibile:

"E’ notte fonda per l’edilizia savonese.

La provincia di Savona, nel 2010, è quella in cui si è costruito di meno in tutta Italia."

I dati poi mostrano un normalissimo calo congiunturale dopo il bengodi cementizio di metà anni 2000, e pure specificano: al NETTO dei due maxi appalti delle Funivie (tuttora ferme) per soli 38 milioni di euro, e per le aree Ex-Balbontin, che vedono l'EX - IACP (oggi A.R.T.E.) associarsi con la Geo di Nucera, e assegnare i subappalti alla Scavo-Ter e alla Salpa - Demont per la modica cifra di 28 milioni di Euro complessivi

    

(il grafico qui sotto è tratto dalla relazione che verrà presentata oggi alle 16)

Il comunicato a firma del geom. Elio Guglielmelli, presidente di categoria - che alleghiamo insieme alla angosciosa relazione - termina poi con queste parole:

"Occorre invece:

  • finanziare le opere medio-piccole di pubblica utilità

  • pagare i lavori eseguiti in tempi ragionevoli

  • utilizzare maggiormente il partenariato pubblico-privato

  • varare un serio Piano di Edilizia Sociale, e non leggi-truffa come quella della Liguria

  • incentivare la riqualificazione del patrimonio edilizio e urbanistico senza consumo di nuovo suolo

  • tutelare le imprese locali, che qui pagano le tasse, creano economia e danno occupazione.


Geom. Elio Guglielmelli

Presidente Imprenditori Edili

dell’Unione Industriali di Savona"

Garbatamente e in pieno rispetto della privacy suggeriremmo, prima di schierare in prima linea le ricadute occupazionali uso affari, di mettere semplicemente "in linea" meglio, on line, le dichiarazioni dei redditi dei suoi associati, anzi meglio, il saldo dei loro conti correnti, in Italia come altrove. Senza polemiche, si intende, e aperti ad ogni replica.

 

 

 

 

mpm

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