- 19 aprile 2011, 07:22

CUB Savona: un Primo Maggio che unisca le battaglie per il lavoro a quelle per la salute

Prendiamo le distanze dalle organizzazioni che a parole affermano gli stessi concetti, ma nei fatti si schierano acriticamente a favore delle posizioni aziendali

Anche Savona, al pari delle altre città italiane, ha pagato nello scorso anno il suo pesante tributo alla crisi dell'economia mondiale sotto forma di migliaia di ore di Cassa Integrazione, di perdita di posti di lavoro, di chiusura di attività.
É quindi evidente che, anche nell'occasione del Primo Maggio, la parola d'ordine principale di qualsiasi organizzazione sindacale non potrà che essere rivolta verso il lavoro, inteso come produzione di beni, di commercio, di turismo, di servizi, tutte attività all'interno delle quali i cittadini possano offrire la propria prestazione lavorativa e da questa trarre il sostentamento per se e per la propria famiglia.
Ma in una società civile le esigenze dei cittadini non si fermano al lavoro, si allargano alla salute, alla democrazia, all'ambiente, all'istruzione o alla pace, tanto per citarne alcune, e sarebbe illogico, oltre che pesantemente negativo, affrontarle mettendole in conflitto una con l'altra.
Oltretutto i cittadini della provincia di Savona, in più occasioni, hanno dimostrato concretamente la loro indisponibilità ad accettare queste false contrapposizioni, votando massicciamente contro la costruzione della Piattaforma Maersk in un referendum poi rinnegato dalla giunta comunale che lo aveva indetto, partecipando in massa ai dibattiti sulla nocività della combustione del carbone, firmando in massa a favore della ripubblicizzazione dell'acqua, organizzandosi in comitati a favore della salute e dell'ambiente praticamente in ogni comune o in ogni zona dove si prospetti la cementificazione selvaggia o qualunque tipo di incenerimento.
Lavoro, quindi, ma non a qualsiasi costo, soprattutto quando questo costo significa danneggiamento irreversibile dell'ambiente, aumento delle malattie e dei decessi tra la popolazione, perdita di altri posti di lavoro come quelli nel turismo, nell'agricoltura o nel commercio.
Per questo motivo la CUB di Savona ha deciso di partecipare alle manifestazioni del Primo Maggio unificando la battaglia dei lavoratori, per l'occupazione e la difesa dei siti produttivi,
con le battaglie dei cittadini per la salute e l'ambiente, prendendo le distanze da quelle organizzazioni che a parole affermano gli stessi concetti ma nei fatti si schierano acriticamente a favore delle posizioni aziendali, quando addirittura non arrivano a parlare di scioperi a favore delle stesse.

Si al lavoro e all'occupazione, difendendo i posti esistenti e pretendendo forti investimenti governativi nella scuola, nella sanità, nella tutela dell'ambiente.
No alla combustione del carbone, agli inceneritori, alle mega costruzioni.


Si ai diritti, al lavoro garantito, allo Statuto dei Lavoratori, ai Contratti nazionali e alla contrattazione decentrata di secondo livello.
No alla precarietà, al supersfruttamento dei migranti, ai contratti separati e al ribasso.

Si alla pace, alla democrazia basata sulla partecipazione, alla tutela della salute.
No alla guerra come strumento di risoluzione dei conflitti, alle scelte delle istituzioni che vanno contro il volere dei cittadini, alle guerre tra poveri che creano una falsa contrapposizione fra diritti egualmente importanti.


Su questi obiettivi:

Domenica Primo Maggio 2011 alle ore 9,30, presidio in Piazza Saffi a Savona.

CUB SAVONA, Via Crispi 18 r, tel 0192051292 cubsavona@tiscali.it

Com. CUB