Tirreno Power modifica di poco la propria posizione iniziale: se è vero che al nuovo gruppo da 460 si associano altri 2 nuovi, da 330, in sostituzione dei 2 obsoleti presenti da quasi 40 anni, che non possono essere ristrutturati più di tanto, visto che ad essi le B.A.T. non possono essere applicate, tuttavia parlare di "nuovi gruppi", di "carbone pulito" non fa che gettare ulteriore fumo (di carbone) negli occhi.
Si continua a prendere in giro tutti quanti, enti locali e regionali e sindacati, ma soprattutto, i cittadini, che, a fronte di una maggiore potenza installata (1120 MW a carbone contro i 660 attuali), dovrebbero così inalarsi altre e ancor più massicce dosi di sostanze inquinanti per altri decenni avvenire... un bell'avvenire davvero aspetta i nostri figli e nipoti, visto che ormai le altre generazioni, anche se per assurdo (che poi sarebbe invece per pura logica e giustizia!) da domani il carbone fosse abolito, pagherebbero comunque gravi e spesso mortali conseguenze sulla propria pelle (nel vero senso della parola) anche nel prossimo futuro, come hanno e stanno pagando.
Ma sono questi davvero una provincia, una regione, uno stato di diritto? Forse lo saranno anche, ma di diritto delle grosse aziende di fare i loro sempre più grandi profitti alla faccia della salute di quei meschini cittadini!