"La proposta ufficiale della Regione a T. Power presso la Conferenza dei Servizi al Ministero delle Attività produttive a Roma è in realtà un potenziamento a carbone: dai 660 MWe attuali si passerebbe complessivamente a 920 MWe a carbone (2 gruppi nuovi da 460 MWe ciascuno).
Si propone di violare apertamente la normativa Ue e italiana consentendo ai 2 vecchi gruppi a carbone "fuorilegge" di continuare a inquinare massicciamente il territorio per diversi anni ancora . La proposta stessa votata in Regione infatti prevede che nel periodo transitorio fino all’anno 2016 per il completamento del 1° gruppo a carbone da 460 Mw, e cioè per almeno 5 anni, possano continuare a funzionare i 2 vecchi gruppi a carbone che anche se fossero ristrutturati non potrebbero mai rispettare i valori di emissione compatibili con la certificazione AIA.
I 2 VECCHI GRUPPI A CARBONE NON A NORMA CON LA DIRETTIVA AIA INVECE ANDREBBERO CHIUSI E DEMOLITI SUBITO.
L’ INQUINAMENTO DA CARBONE ANDREBBE ALMENO RIDOTTO SUBITO IMPONENDO LA METANIZZAZIONE COMPLETA DELLA CENTRALE (A PARITA’ DI POTENZA L’INQUINAMENTO SI RIDURREBBE SUBITO A 1/10 RISPETTO A QUELLO ATTUALE)
La proposta di Burlando di costruire 2 nuovi gruppi a carbone di potenza superiori agli attuali infatti sarebbe giustificata dal Governatore regionale con il presunto non aumento dell’inquinamento attuale. Ma l’inquinamento attuale è già fuori legge in quanto prodotto da gruppi con valori emissioni ben superiori a quelli consentiti dalla Ue.
RITENIAMO PERICOLOSAMENTE CONTRADDITTORIA ANCHE LA POSIZIONE DEI SINDACI DI VADO E QUILIANO CHE OGGI CONDIVIDONO LA POSIZIONE DI BURLANDO:
Perché oggi, appoggiando la proposta di Burlando, promuovono un potenziamento a carbone quando fino a ieri si erano mostrati del tutto contrari.
Perché continuando ad accettare il carbone in centrale implicitamente accettano anche la pericolosissima combustione del rifiuto CDR in centrale (possibile solo sui gruppi a carbone e non su quelli a metano) , prevista a pag. 170 del Piano Provinciale Rifiuti approvato da Provincia e Regione per 36.000 – 48.000 tonnellate/anno, con tutte le conseguenze sanitarie di danni gravissimi alla popolazione per emissione di elevate quantità di diossine e metalli pesanti teratogeni e cancerogeni in aggiunta ai fumi del carbone.
Ricordiamo ai Sindaci di Vado e Quiliano le delibere del 1990 dei loro Comuni che chiedevano per la Centrale di Vado "DEPOTENZIAMENTO E COMPLETA METANIZZAZIONE" come proposto dall’Istituto Superiore di Sanità - Commissione Scientifica di Spotorno nel 1988, dal Comune di Savona nel 2007 e dall’Ordine dei Medici della Provincia di Savona. Oggi invece i Sindaci, prendendo una posizione ancora a favore del carbone, appaiono in netto contrasto con il ruolo attribuito loro dalla Legge italiana che li definisce come i primi difensori della salute pubblica.
Savona 11 Aprile 2011
Dr. Virginio Fadda
Dr. Agostino Torcello MODA Savona