Ad aumentare la preoccupazione, e la necessità di vederci chiaro, la notizia, confermata dalla RSU, che l’azienda di Bragno non ha ancora rinnovato la convenzione di affitto del capannone.
I rappresentanti del comune di Cairo hanno quindi accolto la richiesta di convocare un tavolo di lavoro istituzionale con Provincia e Regione (sono già stati contattai gli assessori Vesco, che già in passato si era occupato della faccenda, e Guccinelli) per cercare di arrivare ad avere un quadro generale più chiaro.
Soprattutto per i lavoratori, che stanno vivendo in uno stato di disagio, dopo che la trattativa si era bloccata sulla posizione aziendale di interrompere tutti i contratti degli interinali, dopo 12 o al massimo 18 mesi di lavoro per sostituirli in toto con manodopera “fresca”, anche nel caso in cui permanga la necessità del loro massiccio utilizzo.
Commenta l’assessore all’Industria cairese, Alberto Poggio:
"Quella della Schneider è una realtà produttiva importante. Si tratta di un’azienda sana e in crescita, con previsioni per 2011 tutt’altro che negative. Resta quindi difficile comprendere il perché del licenziamento dei lavoratori “a tempo”. Quello che ci interessa arrivare a capire è quello che l’azienda ha in programma di fare: se per loro lo stabilimento di Bragno è un sito importante o se dall’alto ci sono altre prospettive. Vogliamo fare chiarezza soprattutto per i lavoratori, in questa maniera ne va sia della loro produttività che della loro dignità".