- 08 aprile 2011, 07:01

Schneider di Bragno, chiesto l'intervento del sindaco

Prosegue lo stato di agitazione. Dagli interinali i dubbi si spostano sul futuro dello stabilimento

Dopo un mese di confronto al tavolo aziendale si inasprisce la vertenza sugli interinali nella fabbrica di Bragno, leader mondiale nella produzione di trasformatori di misura di Media Tensione. La trattativa si è arenata sulla posizione aziendale di interrompere tutti i contratti degli interinali, (licenziare) dopo 12 o al massimo 18 mesi di lavoro per sostituirli in toto con manodopera “fresca”, anche nel caso in cui permanga la necessità del loro massiccio utilizzo ( dal 30 al 50% della forza
lavoro a tempo indeterminato Schneider ).
Una politica che viene giudicata inaccettabile dai sindacati, anche perché arriva in un momento di crescita produttiva.
Ed allora i dubbi si allargano a tutto lo stabilimento. E mentre anche oggi e domani le maestranze scenderanno in sciopero, le segreterie provinciali dei sindacati di categorie, riunite oggi, lanciano un pesante allarme: "Non vorremmo che quella degli interinali fosse il termometro di una situazione ben più complessa e difficile, visto che l’azienda ha rifiutato in tal senso anche il supporto della Regione, offerto dall’assessore regionale Enrico Vesco, di attingere ai fondi specificatamente dedicati alla stabilizzazione degli interinali. Il fatto che l’azienda non abbia ancora chiuso il rinnovo dell’affitto delle strutture, i ritardi negli annunciati lavori per migliorare la logistica, nonché altri preoccupanti segnali, ci fanno temere il peggio".
Proprio per questo dai sindacati è partita una richiesta indirizzata al sindaco di Cairo, Fulvio Briano, affinché si faccia tramite dell’organizzazione di un incontro che coinvolga azienda, Provincia e Regione, "durante il quale l’azienda scopra chiaramente le carte sul futuro dello stabilimento di Bragno".

Eleonora Miraglia