- 05 aprile 2011, 13:39

Se questo è un Geopark: la discarica della Ramognina

Caso probabilmente unico al mondo, un Geopark con annessa discarica. E una valle impestata di rifiuti. Se ne parla poco, da queste parti. E l'Ente Parco del Beigua patisce una piaga che non merita. Si parte da Varazze (certificata Iso 14001) e tanto per cambiare si finisce a Montecarlo e in Lussemburgo. Strano? Il Caso Ramognina: vedere per credere

Va svolta innanzitutto una precisazione: I Parchi sono in un certo senso due:

- Il Parco Naturale Regionale del Beigua http://www.parcobeigua.it

- Il Geopark del Beigua che comprende tutti i comuni che vi si affacciano ed entro il quale ricade quella che da satellite appare come un'orrenda carie nelle montagne che è la discarica della Ramognina.

Stupisce come i Comuni - che possiedono mezzi di intervento al contrario dell'Ente Parco, possano tollerare sulle sue soglie e all'interno del "loro" Geopark una situazione come quella che andiamo a raccontarvi.

Il segnale d'allarme lanciato dall'ex assessore all'ambiente di Varazze Alluto Su queste pagine e su Ponente Varazzino ci ha portato ad arrampicarci fino alla discarica della Ramognina - sempre poco menzionata e ancor meno vista - per dare un’occhiata alla situazione attuale.

E' chiaro che se ti scappa di andar da quelle parti con una mezza moto da trial rischi cose tipo la confisca, l'arresto, la garrota E'un'esagerazione, d'accordo. Ma il geopark è il Geopark, vorrai mica inquinarlo?

Partiamo da Varazze lungo il Teiro, poi Casanova. Saliamo. Le cicatrici dell'ultima alluvione sono lì, ad ogni tornante.

Continuiamo a salire. 
Un bivio, un cartello rosso: "Ramognina Ambiente Srl". Svoltiamo a destra. La vegetazione cambia. Poi, dietro una curva, lo spettacolo che ci si para davanti è impressionante. Le immagini lo documentano, senza commenti. Siamo in un Bioparco?

Ma questo è niente. Le immagini sono raccolte nella galleria di fotografie in fondo al servizio.

Quel che invece val la pena di raccontare con le parole è l'ennesimo curioso assetto societario di questa silenziosa discarica. E partiamo proprio dal nome: "Ramognina". La troviamo a Savona, con sede in Corso Italia 13/6: Ramognina SCRL

I proprietari risultano la nota Lavajet Srl di Varazze e la nota Pesce Pietro Società per Azioni di Cogoleto, ma il grosso delle quote appartengono ad un'altra società varazzina: la I.G.E.A. Srl con sede in Via Emilio Vecchia 102.



La IGEA Srl ha due proprietari: la stessa Ramognina SCRL di cui sopra al 40% e al 60% tale EUROHOLDING MONACO SCP, cittadinanza: Monaco. Sede: "presso sede della società"

Ancora Monaco. Sì, perché ci eravamo già passati, quando proprio da Monaco arrivò a Vado Ligure l'esperto chiamato a fornire spiegazioni al Comune sull'assetto societario di Ecosavona - Geotea, che come noto partiva da Vado, per passare da Milano, quindi dal Lussemburgo e infine alle Isole Vergini Britanniche, con successivo trasloco alle Bermuda. 


http://www.savonanews.it/2011/02/01/leggi-notizia/argomenti/il-punto-di-mario-molinari/articolo/discariche-savonesi-traslocano-dalle-isole-vergini-alle-bermuda.html

Montecarlo mezza "Caput Mundi Rumenti"...

Torniamo a Varazze. Sul cartello rosso che indica la discarica non compare "Ramognina SCRL" , bensì "Ramognina Ambiente Srl".

La Camera di Commercio di Savona offre sempre un aiuto prezioso nel definir scenari, ma anche quella di Milano non scherza. E' infatti nel capoluogo lombardo che troviamo la sede, in Via Passione 1 a due passi dalla centralissima Piazza San Babila.

Qui hanno sede anche la Alma Energy Trading www.almaenergia.com, lo Studio Brambilla Ferrari e la SMC SRL, indicata accanto alla sede legale di Ramognina Ambiente Srl. 
Senza essere la spectre, basta cliccarci su e in un attimo siamo in Svizzera, presso un trust: /www.smctrust.ch amministrato da Max Spiess 
Fiduciario Commercialista, laureato in legge a Neuchâtel, Luca Moretti
 Avvocato, laureato in legge a Losanna
 Membro IFA (International Fiscal Association) Guglielmo Carbonero 
Economista, Laureato a Torino Augusto Bizzini 
Economista, abilitato presso la scuola europea di Zurigo. La Vice Direttrice è Benedetta Gobbi Frattini
 Economista, Laureata in Scienze Politiche presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore, Milano etc etc etc



Ma il bello arriva adesso: chi è il socio unico proprietario della Ramognina Ambiente Srl?

Neppure a dirlo UN'ENNESIMA SOCIETA' LUSSEMBURGHESE: la Scalar Equity S.A.

La Scalar S.A. viene costituita il 1° ottobre 2008 da un'altra società lussemburghese (aiuto!) la JMCPS Holding, a sua volta costituita tre mesi prima, da una società Scozzese...


Facile no? Ma soprattutto lineare e trasparente.

In Ramognina Ambiente Srl non tutto è straniero però. I sindaci, ad esempio, sono italiani. Di Milano, Bergamo e Savona.

Presidente del collegio sindacale è infatti tale Andrea Sisti, amico di Facebook del sindaco effettivo Rossana Arioli. Troviamo anche una Cristina Gaveglio da Torino a Savona che sembrerebbe essere, salvo omonimie, un revisore della Price Waterhouse Coopers, due commercialisti milanesi, un Matteo Luigi Sartirana commercialista in Milano, e uno Spartaco Favilli laureatosi in Bocconi e amico su facebook di Andrea Sisti.

Fiato.

Era l' ottobre del 2005 quando l'Ansa scriveva:

“Sedici pozzi per la captazione del biogas nella discarica della Ramognina di Varazze sono gia' stati costruiti, ora il Comune intende accelerare i lavori per l'attivazione dell'impianto e avviare la produzione di energia elettrica, proprio sfruttando il biogas che si forma con la decomposizione dei rifiuti”.  In questi giorni i tecnici stanno eseguendo i rilievi per quantificare la presenza del biogas e determinare con precisione i passi da seguire. Due gli obiettivi dell'operazione: da una parte evitare possibili inquinamenti derivanti dalla perdita del percolato, dall'altra evitare che il vento sollevi i rifiuti piu' leggeri, come i sacchetti di plastica, spandendoli nelle aree circostanti. L'impianto della Ramognina, che copre un'area di 78.500 metri quadrati, serve l'intero comprensorio della Riviera del Beigua, con i comuni che vanno da Arenzano ad Albissola Marina.

Nell'Aprile 2006 si prevedevano 500.000 Euro per "bonificare la discarica"

Nell'Agosto 2008 i fondi stanziati diventano 720.000 Euro per lavori urgenti che "verranno assegnati al concessionario della discarica"

 

Tutto in ordine? Al solito, attendiamo repliche.

 

ilpunto@savonanews.it

 

Mario Molinari