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| 01 aprile 2011, 08:31

La Regione Piemonte chiederà al governo un risarcimento danni per l'Acna di Cengio. E la Liguria?

Due Ordini del Giorno approvati all'unanimità. Mino Taricco: "Felicissimo. Peccato che lo stesso Odg in Provincia, a Cuneo, era stato bocciato"

La Regione Piemonte chiederà al governo un risarcimento danni per l'Acna di Cengio. E la Liguria?

Ex-Acna di Cengio: la giunta Cota deve sollecitare il Ministero dell'Ambiente perché intraprenda un'azione legale di danno ambientale, deve capire a quanto ammonti esattamente il danno dovuto alla valle Bormida, intervenire per “chiarire la situazione reale di bonifica” della zona, informare la popolazione sullo stato delle cose.


Il consiglio regionale ha infatti approvato all'unanimità due ordini del giorno al proposito: uno è stato presentato il 26 novembre 2010 dal Partito Democratico, primo firmatario Mino Taricco, l'altro è datato 29 marzo 2011 ed è stato proposto da Augusta Montaruli del Popolo della Libertà.

“La Regione, adesso, deve chiedere al governo nazionale a che punto siamo- sottolinea Mino Taricco - anche alla luce delle polemiche che ci sono state con le associazioni di ambientalisti e con una parte del territorio. Non risulta che tutto sia stato bonificato. Inoltre, è fondamentale informare le popolazioni della zona: questa non deve diventare una questione per addetti, in cui solo alcuni sanno cosa sta succedendo. L'Unione Europea ritiene che il percorso fatto non sia abbastanza rispettoso delle norme, e che l'Italia debba fare una valutazione di impatto ambientale – che finora non è mai stata svolta – sul percorso di bonifica”.

In pratica, quello che si chiede al governo è un vero e proprio risarcimento: “Abbiamo chiesto al Ministero dell'Ambiente – ha dichiarato Augusta Montarulidi monitorare la situazione con un tavolo tecnico, e di iniziare una causa legale per riconoscere il danno ambientale. È già stato nominato un prefetto come commissario straordinario, e va detto che ogni sua richiesta è stata esaudita dai governi dei diversi colori politici”.

Sia Taricco, sia la Montaruli sottolineano l'importanza di aver votato all'unanimità, di non aver fatto diventare l'ex-Acna una questione di bandierine. In aula, la neo presidente della commissione Sanità del consiglio regionale, Carla Spagnuolo, aveva ricordato i progressi fatti su questo tema nel corso di più di 10 anni. Taricco, tuttavia, chiude con una nota polemica: “Lo stesso ordine del giorno era stato bocciato in consiglio provinciale a Cuneo, dove i partiti di centrodestra avevano approvato un loro testo e avevano respinto il nostro”.

Mauro Tezzo

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