La situazione paradossale che ha visto, nella passata elezione regionale, non eleggere nessun rappresentante di Savona, scaturita dalla guerra tra le diverse anime del PD, che ha favorito l’elezione in Consiglio Regionale di due persone, una del Ponente e una della Val Bormida, e un medico del Santa Corona nell’IdV e lo scarso interesse del Sindaco Berruti per l’ospedale di Savona sono il risultato di anni di disattenzione del centro sinistra sulle questioni dell’ospedale.
Il fatto poi che tali criticità non vengano portate all’attenzione della Regione Liguria e del compagno di partito Burlando dimostra che per i politici l’ospedale esiste, ma lo si dà per scontato e non si interviene in alcun modo per potenziarlo o tutelarlo.
Questo silenzio assordante su un primario che chiede strumenti di lavoro per rendere migliore il servizio ai cittadini ha davvero dell’incredibile. Questa dovrebbe essere la priorità per qualunque istituzione ed è davvero cosa grave. Il fatto che questa esternazione sia condivisa da tutti i primari del San Paolo la dice lunga.
Non si tratta di difendere un ospedale rispetto agli altri, anche se per chi viene dal Ponente è più facile levare la voce in difesa del Santa Maria di Misericordia o del Santa Corona, e per chi proviene dalla Val Bormida sostenere il San Giuseppe di Cairo, ma dev’essere difeso tutto il comparto sanitario della provincia di Savona, tutti i presidi ospedalieri, in maniera equanime, e la guerra tra poveri, che è quella di privilegiare un ospedale piuttosto di un altro, non è sicuramente la cosa più giusta da perseguire.
Bisogna cercare, tutti insieme, di far sì che la provincia di Savona abbia una considerazione maggiore da parte della Regione Liguria, dell’assessore Montaldo e del Presidente Burlando, e questo si fa con le pressioni politiche, tutta la provincia di Savona, unita e coesa.
Bisogna tendere ad aumentare la quota capitaria per la provincia di Savona che ha il problema dell’ospitalità di anziani provenienti da altre regioni, problema che è maggiormente sentito rispetto alle altre province e sicuramente non avvertito in provincia di Genova, se non in maniera minima.
La stupidaggine che abbiamo letto del possibile licenziamento del prof. Giberti, primario di urologia al San Paolo, perché ha esternato sui giornali il proprio malessere e il proprio disagio, è veramente un provvedimento da Repubblica Sovietica della prima ora, da piano quinquennale, da kolchoz… ed è, putroppo, un atteggiamento insito nel dna degli amministratori di sinistra della provincia di Savona e della Regione Liguria.
In Breve
venerdì 27 dicembre
Che tempo fa
Rubriche
Accadeva un anno fa
Attualità
Eventi
Attualità