Si è conclusa ieri, nell’Oratorio della Confraternita della SS. Trinità di Taggia, la settimana con la 'copia fotografica' de la Sacra Sindone. Sabato sera la conferenza del Prof. Barberis ha concluso il ciclo di incontri culturali che ha visto prima l’incontro con gli alunni delle scuole ed infine l’indimenticabile relazione con il pubblico. Il direttore del centro di Sindonologia di Torino ha iniziato la sua relazione partendo dalla storia dopodichè si è soffermato sugli studi effettuati sul sacro lino. Immagini favolose dell’ultimo restauro del 2002 che ha riportato la Sacra Sindone al sua aspetto originale, infatti sono state tolte le pezze cucine dalle Suore Clarisse nel 1534 dopo l’incendio del 4 dicembre 1532 che devastò la Sainte-Chapelle du Saint-Suaire nel castello di Chambéry, dove la Sacra Sindone era custodita, e causò al Lenzuolo notevoli danni.
Negli anni ’90 del secolo scorso il custode pontificio della Sindone, card. Giovanni Saldarini, istituì una commissione internazionale di scienziati con l’incarico di studiare le migliori condizioni possibili di conservazione. Dal lavoro di quella commissione sono venute le indicazioni messe in opera tra il 1998 e il 2002. Immagini uniche sono state mostrate dal Professore sul telo di lino, immagini ad altissima risoluzione che hanno aiutato gli studiosi a evidenziare particolari che prima non avevano ancora avuto la possibilità di visualizzare. Ieri mattina è stata officiata la Santa Messa conclusiva, celebrata dall’assistente ecclesiastico della Confraternita, Don Antonio Arnaldi, che ha coinvolto l’intera comunità parrocchiale di Taggia.
Nel pomeriggio maestoso incontro di spiritualità delle Confraternite della Diocesi di Ventimiglia San Remo e della Diocesi di Alberga Imperia. Dopo questa settimana la Confraternita ha detto "ringraziamo tutti i fedeli che in questi giorni si sono recati a visitare la copia fotografica della Sindone e che hanno partecipato alle celebrazioni collegate all’evento".