Attualità - 25 marzo 2011, 15:30

Sanremo: la musica di Demo Bruzzone scatena entusiasmi in America

In tutti i cinque concerti sostenuti in altrettante città della costa atlantica le note della czardas “Da un balcone ungherese”, composta da Bruzzone intorno al 1945, hanno scatenato scroscianti applausi e standing ovations.

Durante la recentissima tournée dell’Orchestra dell’Accademia Internazionale di Mandolino guidata dal maestro Carlo Aonzo, ha avuto particolare successo negli Stati Uniti l’opera del compositore sanremese Nicodemo Bruzzone, scomparso nel 1998. In tutti i cinque concerti sostenuti in altrettante città della costa atlantica le note della czardas “Da un balcone ungherese”, composta da Bruzzone intorno al 1945, hanno scatenato scroscianti applausi e standing ovations. Il brano era suonato dai 18 membri dell’orchestra, tra i quali Freddy Colt, allievo del maestro sanremese, con la parte solista affidata al superbo mandolino di Aonzo e la direzione alla bacchetta del maestro Stefano Squarzina, valente concertatore ferrarese.

Nell’ultima data del tour la musica di Bruzzone ha costituito il gran finale del “Mandolin Orchestra Festival” di Pittsburgh nell’esecuzione delle tre orchestre riunite per un totale di circa 70 elementi. Un impatto spettacolare e un riscatto “post mortem” per il musicista sanremasco che mai ebbe riconoscimenti dalla sua città. Per una particolare coincidenza a pochi giorni da questo trionfo oltreoceano, presso il cimitero Armea si è svolta la mesta cerimonia della esumazione della salma del maestro alla sola presenza dei due allievi prediletti Freddy Colt e Carlo Sozzi.

Nell’attesa della traslazione in un ossario sarebbe auspicabile che l’Amministrazione Comunale provvedesse ad una più decorosa sistemazione per uno degli artisti più brillanti che la città della musica ha espresso nel corso del Novecento.

Stefano Michero