La Federazione della Sinistra dice la sua sulla decisione della Giunta regionale a riguardo di Tirreno Power Savona "La decisione assunta dalla Giunta regionale nella seduta di ieri, oltre a riguardare il caso specifico di Vado Ligure e Quiliano, riguarda più in generale la politica energetica nel nostro paese e nella nostra regione. Con il nucleare che proprio in queste ore mostra tutta la sua "insicurezza" e la sua pericolosità, rimangono due strade: o si rimane ancorati ai combustibili fossili e al carbone in modo particolare, più inquinante ma più economico nelle logiche del mercato, o si punta sulle energie rinnovabili".
"La Regione Liguria ha aperto alla prima strada contraddicendo il lavoro fatto negli ultimi anni, e negando validità anche all'ipotesi, già espressa da tempo e in modo largamente condiviso, per la sostituzione del carbone con il metano. afferma il segretario savonese dei Comunisti Italiani, Claudio Giannetto - Ha deciso, infatti, di rilasciare l'intesa per l'ampliamento della centrale Tirreno Power di Vado Ligure e Quiliano, rinunciando di fatto ad una programmazione energetica e assecondando le richieste dei privati. Questi elementi già di per se negativi sono aggravati dal fatto che i vecchi gruppi a carbone verranno demoliti SOLO all'entrata in esercizio del nuovo gruppo e che, comunque, potranno essere sostituiti un una nuova unità dal 460 MW. La Federazione della Sinistra, la forza che unisce Rifondazione Comunista, Comunisti Italiani, Socialismo 2000, Lavoro e Solidarietà, ha inceve scelto e continuerà a scegliere la seconda strada e continuerà a contrastare in ogni sede, con tutte le forze e con tutti i mezzi ogni ipotesi di ampliamento".