I partiti di sinistra all’interno e all’esterno della coalizione di Berruti sono tutti contro l’ampliamento della centrale elettrica.
«La volontà espressa dalla maggioranza della Regione di acconsentire il potenziamento della centrale si scontra in modo netto con l’operato della precedente amministrazione – affermano in un comunicato il segretario di Rifondazione Marco Ravera e l’ex assessore regionale Franco Zunino – che in materia energetica aveva intrapreso la strada delle energie rinnovabili.
Si tratterebbe di una scelta grave, perchè risulterebbe come uno schiaffo alle comunità locali che da sempre si battono contro il carbone che oltretutto è un sistema di alimentazione in controtendenza a livello mondiale. Quindi chiediamo alla Regione di essere coerente con le posizioni espresse finora e al tempo stesso esiga il rispetto delle normative europee e nazionali vigenti».
Contro l’ampliamento si sono espressi ovviamente anche i Verdi di Simona Simonetti: «Il Pd deve smetterla con l’atteggiamento ambiguo sul carbone e assumere una posizione di netta contrarietà come si addice a un Paese moderno. Tirreno Power invece si deve adeguare alle normative come i cittadini costretti a rottamare le auto che inquinano o a certificare i fumi della cadlerina di riscaldamento». Il gruppo consiliare dell’Api (Rutelli) che si è appena costituito a Savona con Giampiero Aschiero invita la Regione a esprimersi contro il progetto di ampliamento a carbone che verrà discusso oggi dalla Conferenza dei servizi di Roma.