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| 14 marzo 2011, 20:00

Savona: Storie di una ecatombe, raccolte da Alma Carlevarino

Savona: Storie di una ecatombe, raccolte da Alma Carlevarino

Rita, casalinga di Savona, 68 anni, si ammala di tumore al seno, mastectomia. La famiglia le si stringe intorno “Coraggio, ce la farai...” Le levano il seno, la sua vita e' compromessa, e' senza forza, si gira per casa come un fantasma, non e' piu' quella di prima. L'anno dopo un cancro alla tiroide se la porta via…

Cesare, 44 anni, impiegato, intelligente, cervello fino, ricoverato per esaurimento nervoso, astenia, depressione, le analisi del San Paolo appurano un cancro al fegato, si spegne, pallido come una larva, consumato dal male, in un afoso giorno d'estate, lasciando una mogli di 39 anni ed una bambina di 12…

Roberta, un fiore, 18 anni, dolce, sensibile, responsabile, occhi azzurri grandi come il mare. Dopo aver festiggiato la maturita' si sente male. La ricoverano, cancro al un ovaio. Inizia una lunga, massacrante odissea, Cairo, Savona, centro tumori di Milano. I ricoveri si susseguono e le chemio anche. Il male corre rapido, le porta via la vita, prima che lei e la famiglia se ne possano rendere conto. Si spegne velocemente, come una candela per un colpo di vento troppo forte. Di lei ricordo solo gli occhi, un mare azzurro di trasparenza e di incredulita'. Perchè? Sua mamma morta di cancro al seno a 37 anni, perchè?…

Angelo. Una quarantina d'anni abbondanti, il meningioma lo colpisce nel fiore degli anni della vita, e dell'ascesa professionale: lavora in un posto di responsabilita', ha una mansione di grande importanza sociale. Angelo e' dato per spacciato, non c'e' più niente da fare, gli dicono, ma lui non si arrende, corre a Parigi, lì lo operano. Resta col viso deforme, un occhio storto, il profilo deformato, atroce. Dieci anni dopo il tumore si riforma, Angelo si ri-opera. Il suo aspetto peggiora ancora. Vive una vita normale per un'altra decina di anni, moglie, figli, casa, impegni sociali, da quel lavoro di responsabilita' si e' ritirato. Ora a Angelo, che aspetta un nipotino, hanno riscontrato un tumore al cervello riformatosi per la terza volta. Aspetta notizie, spera di potersi operare ancora. Spera poter vedere il suo nipotino…

Maria Luisa, 68 anni, sana come un pesce tutta la vita, sportiva, socievole, grande lavoratrice, caparbia, precisa, disponibile. A 68 anni, durante un controllo di ruotine, le viene diagnosticato un tumore al seno, mastectomia, sembra una cosa da nulla. Ma il dottor Panichella, aprendola, trova una situazione ben piu' grave di quella prevista, il tumore e' ramificato, i linfonodi sono gia' presi. Effettua una mastectomia totale. Maria Luisa fa la chemio, la radio e la terapia ormonale. Ai controlli successivi Brema dice alla famiglia si stare tranquilla, Maria Luisa e' guarita. Invece...dopo qualche anno le scintigrafie successive evidenziano metastasi ossee, gravi, diffuse, con cui Maria Luisa ora convive, aspettando il suo momento e sperando che sia il piu' in la' possibile. Luisa ringrazia i medici, gli oncologi e gli infermieri del reparto Oncologia per la loro umanita' e disponibilita'. Luisa ogni settimana passa due, tre giorni in ospedale per le cure e le analisi…

Zita, 40 anni, amata a benvoluta da una sorella angelica e da una famiglia numerosa, piena di nipotini allegri che la sfruttano al massimo come baby sitter e dispensatrice di vizi e coccole. Zita si ammala a 40 anni di cancro al seno, va a Milano a farsi curare. La chemio la debilita, e' estate, fa un caldo pazzesco, i nipotini sono esuberanti e lei non ha la forza fisica di stragli dietro. Progettano la vacanze per l'anno successivo ma lei non ci arrivera'. Il cancro, estirpato con la mastectomia, si forma nel cervello, la operano alla testa ma dopo si riforma ancora. Zita ci lascia, dopo aver perso, a causa della massa tumorale, il controllo della realta' e la dignita' di persona. Ci manca molto, un buco nel cuore, tra parenti, amici e colleghi. La sua foto troneggia ancora dietro la sua scrivania, chi e' arrivato dopo di lei le vuole troppo bene per toglierla da lì.  Zita e' ancora con noi…

Giovanna, una sessantina d'anni, bionda, allegra, ben curata, capelli perfetti, unghie sempre impeccabili, sorridente, gioiosa, aperta con tutti. Una delle regine della Fornaci. Una leucemia galoppante se porta via in pochi mesi. Se ne va, disperata, che e' una larva umana, pallida, grigia in volto, spossata dal male, la ricorderemo in piena forma, come sarebbe piaciuto a lei…

Vanna, la sua amica, altrettanto curata, riccioli biondi, bellissima lei, bellissimo il marito, bellissimo il figlio, alto, abbronzato, un esercito di nipotini, tutti bellissimi ed abbronzati. Passeggiava tutti i giorni per le Fornaci, estate e inverno, con il marito e le amiche, impettita, radiosa, felice, quasi insolente nella sua austera bellezza, comunicativa, serena... Se ne va in pochi mesi per un cancro, lasciandoci tutti orfani del suo buon umore e del suo amor proprio. L'ultimo nipotino non lo ha neppure potuto conoscere...

Viola, una quarantina di anni, viveva nella valle di Vado, una bella famiglia, tanti amici che le volevano bene, due bambini. Cancro al cervello, operata, chemio, il cancro si riforma, operata, chemio, il cancro si riforma, ancora, per un po' di volte. Si spegne alla clinica Rossello, senza riconoscere piu' i suoi bambini, nutrita solo con flebo e sondini. Adesso quando si incontrano, gli amici scoppiano a piangere a turno, col marito, al pensiero che lei non c'e' piu'. E non se ne fanno una ragione. E i bambini stanno vivendo un dramma immane, con un buco nel cuore....

Berardo, il finanziere, vive alla Rusca, 44 anni, bello, robusto, intelligente, sportivo, tutte le sere corre e va a fare jogging, lo conoscono tutti. Un giorno gli scoprono un cancro, si opera, torna a stare bene, il cancro si riforma, …nulla da fare questa volta. Berardo lascia una famiglia disperata, ha due figli, uno piccolo e una adolescente. Anche i colleghi sono increduli, e riempiono la chiesa al suo funerale. Savona non sa della sua morte, la famiglia per riservatezza sceglie di non stampare necrologi, come si fa a tacere casi cosi? Meditiamo...forse non e' solo sfortuna, che ci sia qualcosa nell'aria?…

Tatjana, 38 anni, Pietra Ligure, mal di schiena lancinante, indaga ed e' tumore. Una lunga agonia. Due bambine piccolissime, la piu' grande che urla in chiesa il suo dolore, e piange disperata dietro la bara. Scene che una persona normale non vorrebbe vedere mai, e che a Savona succedono con sconcertante frequenza… La maestra di Spotorno, sui 60 anni, se la porta via un cancro un freddo giorno di inverno. Il paese e' incredulo, tutti le volevano ancora bene, e' stata un esempio di correttezza per generazioni….

Ad Anna sono morti di cancro fratello, di 30 anni abbondanti, padre e madre. Abitavano a Cengio, che gli effetti degli inquinamenti di Savona, Vado e Valbormida si mischino in un mix letale per la gente?

Tommaso, cancro alla laringe, vive con un microfono in mano e per potersi esprimere lo avvicina alla gola dilaniata dall'intervento ed emette mugolii che la sua famiglia, col tempo, ha imparato ad interpretare. Ha sui 70 anni ed e' vivo, gia' buona cosa....

Invece Gino, stesso male, grande appassionato di ciclismo, non ce l'ha fatta, e forse organizza gare di bici nei cieli...

Maria Rosa, una cinquantina di anni ma ne dimostra venti di meno, bella, aristocratica, gioviale, ambiziosa, ben tenuta. Carcinoma al seno. Si interessa di problemi ambientali ed e' incredula di cosa stia accadendo nella nostra provincia. Quando la preghiamo di produrre le cartelle cliniche ai fini statistici afferma che non si sente di darcele, troppo dolore dietro. Anche suo padre e sua madre sono morti di carcinoma, e lei sta ancora troppo male. Prega tutti i giorni che le sue ragazze non si ammalino. Siamo con lei con tutto il cuore….

Annunziata, Savona, con suo marito volevano un bambino e invece ha fatto 5 aborti, in mesi differenti di gestazione. Ora hanno presentato domanda di adozione, e sono piu' sereni, il tempo ha affievolito il cupo dolore…

Noli, una strage annunciata. Pochi giorni fa muore il vigile urbano. 51 anni, gran brava persona. Tutti lo ricordano con affetto per la sua personalita' e la sua umanita'. Pieno di bambini con asme ed allergie. Ma evidentemente ai nostri politici va bene cosi'…

Clara di Spotorno, muore di leucemia a 16 anni…

Lino, Lavagnola, affetto dalla nascita da autismo, seguito dalla mamma con grande impegno e dedizione, sta migliorando col tempo. Forse, in un ambiente meno intriso di metalli pesanti, sarebbe nato sano…

Gianpiero, politico, muore di cancro alla gola in eta' media lasciando la compagna ed i figli, tra i quali uno piccolissimo. Sara' perche' era un accanito fumatore o perche' abitava a Bergeggi? Comunque quel bimbo non ha mai visto il volto di suo papa', se non in foto, e noi siamo in pena per lui…

Morella, 11 anni, appena terminate le scuole elementari, e' stata portata via da un cancro al cervello. Undici anni. Si e' manifestato quando era piccola, Le sue amiche la aspettavano alle medie, ma sta frequentando quelle del paradiso degli angeli…

Anna, 12 anni. Una brutta macchia sotto un occhio, si ricovera a Savona, le diagnosticano una leucemia, la portano di corsa al Gaslini. Anna morira' di leucemia tre mesi dopo, abitava a Vado...

Noemi, 12 anni, melanoma, ha iniziato le medie ma non e' riuscita a compiere la prima settimana di scuola. Era su tutti i giornali, quei tristi giorni, bella come il sole, occhi verdi smeraldo, se aprite la sua pagina di facebook ancora vi sorride, tra la coroncina di reginetta dei bagni, il suo cagnolino ed i suoi peluches. Forse non meritava di vivere ancora? Poche settimane dopo se ne e' andata la nonna, cancro, 60 anni, il quartiere tappezzato di manifesti. Abbiamo passato giorni col pensiero fisso a quella madre, a quella donna, al pensiero di quali incredibili tragedie siano passate in un arco di tempo così irrisorio. Per colpa di chi?…

Ancora nel comune di Spotorno, inizio di questa settimana, funerali ad una giovane mamma, morta di cancro. Gli amici sono sconvolti, la famiglia anche, le amichette della figlia le si stringono intorno, ma nulla, purtroppo, potra' farla tornare tra di noi…

Betto, 39 anni, lavora nella valle di Vado, a un passo dalla ciminiere. Si spegne di leucemia fulminante nel giro di un giorno. Non si sente bene, va al pronto soccorso, lo ricoverano, gli diagnosticano la leucemia, ma la mattina si spegne, nel fiore degli anni. Lascia due bimbi adolescenti, una moglie giovane, ed una famiglia nell'angoscia. Perche?… Suo padre viveva ad Albisola e muore di cancro al fegato, ereditarieta' o inquinamento?

Lalla, 35 anni circa, bella, intelligente, ricca, appartiene alla Savona bene, le diagnosticano cancro al seno, si opera, si cura, sopravvive. Dopo anni di angoscia, temendo che il male ritorni, il ginecologo l'autorizza a fare una figlio, ormai le pesanti cure che ha fatto si sono disperse nell'organismo e non hanno piu' lasciato traccia. Ora Lalla e' una mamma felice ed appagata, ma nel frattempo la sua mamma, arzillissima professionista savonese, e' stata colpita da un cancro, e dopo innumerevoli cure e sofferenze, e' morta…

Anche Cindy si ammala di cancro al seno in giovane eta', intorno ai 30 anni, ma per forza grazie alla diagnosi precoce ed alle cure guarisce, oggi e' una felice mamma che si occupa della sua famiglia e lotta per l'ambiente. Sua mamma invece non ce la fa, muore di cancro all'utero intorno ai 60 anni…

Maria, due cancri gravissimi, e' stata parecchio tempo in fin di vita, dichiarata senza speranza, ha passato le pene dell'inferno, e' viva per miracolo. Ma non smette di lottare, per la salute e per l'ambiente, affiancata da una famiglia molto in gamba e molto unita. Se ne e' andata da Savona, teme l'inquinamento di questa citta', ora vive in campagna, in un posto isolato, dalla natura incontaminata. L'abbiamo incontrata in questi giorni, triste, stanca, sconvolta, e' stata a un controllo in oncologia, si sono ripresentati dei problemi...

Carletto, famiglia benestante, unita, si ammala di cancro al cervello. Dopo innumerevoli peregrinazioni, Savona, Genova, Milano, Parigi, Carletto ci lascia. Troppo presto. Aveva 16 anni e non vedra' mai i figli di sua sorella, che arriveranno tra poco.Ogni volta che incontriamo sua madre e la guardiamo negli occhi, leggiamo un dolore indomito, grigio, rabbioso e abbassiamo i nostri…

Paolo. Zona Fornaci. Bello, alto, simpatico, gioviale, pieno di amici, di energie e di iniziative. Non c'e' piu' da pochi mesi, cancro. Incurabile, non perdona. Tutti noi, amici suoi, non possiamo che ricordarlo nelle gite di montagna, o mentre girava il pentolone con dentro lo zimino di ceci. Ma ci manca, la sua famiglia e' sfatta…

Annunziata, morta di cancro, 60 anni, sua figlia non si sente di darmi le cartelle cliniche per scopi statistici perche' sta ancora troppo male solo e tenerle tra le mani. Quelle palpitano ancora per la sofferenza di sua madre e il dolore della famiglia…

Giulia, Celle, padre e madre morti di cancro anche se gia' avanti negli anni, il padre cancro al polmone sebbene non fumatore.

Ritin e Lella, Savona, padre e madre morti di cancro. Si chiedono il perche' e sono in pena per i loro bambini.

Nunzio e Giacomo, padre e figlio, tutti e due morti di cancro, giovanili e sportivi, grandi sciatori, pochi mesi di distanza da uno all'altro. Macabro destino o altro?…Giacomo ha una fattoria a Roviasca, sopra Quiliano, e coltiva biologicamente la frutta, la verdura, gli olivi per se' e per gli amici, ha conigli e galline, intorno ai 60 anni, ha contratto il cancro, si e' curato e grazie a dio per adesso va avanti, ma ha paura per il futuro suo e del suo territorio, nonche' per la salute di figli e nipotini….

Olga, giovane professionista savonese, colpita piu’ volte da una cancro, quando ha sentito che le forze non la reggevano piu', che l'energia vitale defluiva dal suo corpo, ha organizzato una grande vacanza per gli amici, in un mare di paradiso, offrendo tutto lei con i suoi soldi. Ce la vogliamo ricordare cosi, generosa, allegra ed espansiva, pur nella sua disperazione, aveva 51 anni... ma in quel posto (Corsica) non riusciamo piu' a tornare, troppo magone, troppa disperazione...

Fulvia, sartina precisina di 60 anni, sempre elegante, impeccabile, schietta, ironica, sarcastica, ma disponibile, allegra, piena di vita, sportiva, ci ha lasciato per un cancro all'utero, viveva sotto le ciminiere.

Stellino, non fumatore, ci ha lasciato quest' estate per un cancro ai polmoni, aveva 46 anni. La sua mamma pesa 30 kg ed a guardarla negli occhi le si legge un dolore senza fine, che trova consolazione solo nella sua smisurata fede. Dio la consoli, noi non ce ne facciamo una ragione…

Antonello, anziano pio uomo di Lavagnola, muore di una cancro ai polmoni senza mai aver visto una sigaretta…. A Vado due care amiche, una infermiera e una con una lavanderia, si ammalano di cancro e muoiono. Hanno intorno ai 35 anni….

A Vado Bearice, 30 anni, ha il cancro al seno. Si sta curando ma e' disperata e non sa di chi sia la colpa.

Lisetta, giovane donna, 40 anni, dagli incantevoli occhi verdi, separata, ha il cancro, e' in chemio, la sua bambina affidata ed uno e all'altro per la vita normale e lo sport, lei purtroppo non la puo' seguire, i giorni della terapia si sente molto, troppo debole. Ma non vuole assolutamente che si sappia del suo tumore, si e' comprata una costosa parrucca e cerca di fare vita normale, nascondendo al mondo il suo male come se fosse una vergogna, ma negli occhi della piccola Anastasja si legge la paura...

Gio Batta e' di Vado, ha una cinquantina di anni, ha il cancro alla gola, e' molto arrabbiato perche' sta male e non sa come fare per guarire, sa che il cancro nelle persone relativamente giovani non perdona…

A Giuliana a 2 anni viene diagnosticata la leucemia. Entra in cura al Gaslini, inizia un martirio per la mamma. La cosa che le fa piu ' paura, nella sua ingenuita' di bimba, sono gli aghi e le flebo, continuamente piantate nei suoi braccini, che le fanno molto male. Ora Giuliana, dopo tanti anni di cure, per fortuna, dovrebbe essere guarita e conduce una vita normale... quelle pungenti zanzarine restano solo un triste ricordo, ma la mamma e' ancora traumatizzata... L'infermiera di pediatria, in merito all'enorme incidenza di cancri infantili e leucemie in zona, ci ha detto “Guardi che la situazione non e' visibile per niente, perche' i bambini che si ammalano nella Provincia di Savona vanno a curarsi (e nei casi drammatici a morire ) al Gaslini di Genova”…

Marianna, donna attiva e organizzatissima, ottima cuoca, gran casalinga, attenta a tutto, un giorno si scopre sangue nelle feci. Corre dal medico, le diagnosticano un carcinoma nell'intestino. Si opera, sorgono complicazioni, e' gravissima per un lungo tempo, va in rianimazione, sembra agli sgoccioli ma e' di fibra forte e la vicenda per adesso si è conclusa bene, per fortuna e' viva, e dopo intervento ha ancora visto nascere la sua nipotina, la frugolina Claudia. In compenso quest'inverno, dopo una lunga agonia e' morta di cancro sua cognata, e suo cognato e' agli ultime respiri. Aspettiamo che Dio ponga fine al suo calvario…

Floriana e' in gita con noi, siamo in Francia a fare trekking nelle gole del Verdon, si sente male, e' pallida, non ha la forza di mangiare. Lo ricordiamo come fosse adesso, che fatica faceva per deglutire un uovo sodo. Torna a casa, va dal medico, una gastroscopia le mette in evidenza un cancro allo stomaco, con ramificazioni, ha gia' preso altri organi, cistifellea, pancreas. Un cancro che non perdona, inizia il calvario. Floriana perde 30 kg, diventa una larva, non riesce a respirare, a mangiare, a deglutire, a camminare, a fare le faccende di casa, e' pallida e trema anche nelle attivita' piu' banali. Per fortuna ha un marito e dei figli meravigliosi, che la accompagnano a fare le chemio e le preparano ogni giorno pappette e ricostituenti. Oggi ce l' ha fatta, o così pare, anche se regolarmente deve fare i controlli…

Eliseo, 50 anni, da tempo sta male, sta sempre male e non sa perche'. Fa analisi su analisi e non risulta nulla. Esasperato va in un ospedale fuori regione e, da una indagine piu' accurata, gli scoprono una leucemia, che cova da almeno 10 anni, che nessuno prima gli ha riconosciuto. Vive e lavora nella valle di Vado, zona industriale del savonese.

Fornaci, ultima estate, la sposina Michela va a cena col marito e al ritorno si sente poco bene. Va al pronto soccorso, pensando ad una brutta indigestione. Le diagnosticano una leucemia fulminante, dopo poche ore cessa di respirare. La famiglia, che le era legatissima e' affranta, distrutta, ammutolita: pochi anni fa era morto il fratello, a 20 anni, di cancro. E’ un caso, o qualcuno ha delle colpe per il grado di inquinamento del savonese, mai sufficientemente monitorato?

Pietro, amico, animatore, sindacalista, mediatore culturale, il gigante buono, viene portato via da un ictus a 69 anni. Una persona che aveva ancora tanto da dare al mondo, con due nipotini piccolissimi, una famiglia gettata troppo presto nella disperazione…

Nikita sta lottando disperatamente con noi contro il carbone, un giorno, mentre parliamo, si apre la camicetta, mi fa vedere la gola squarciata e ricucita, e con un misto di orgoglio, dolore e pena mi esclama “Io ho gia' dato, cancro alla tiroide”. Quando si e' ammalata, Nikita non aveva ancora 40 anni... ora sta facendo gli esami di follow up con regolarita', ma ha paura per le sue ragazze, tre graziosissime adolescenti…

Lollo, nasce con un tumore al cervello, per fortuna e' molto circoscritto, gli fanno una operazione difficilissima, in quanto e' neonato e un minimo sbaglio comprometterebbe il suoi centri nervosi, con conseguenze irreparabili. Dopo mesi e mesi di cure e di follow up ora Lollo e' stato dichiarato guarito, gioca sereno con le sue sorelline e la malattia non resta che un brutto ricordo, ma la sua mamma, che conosciamo bene, e' ancora sotto choc per quanto ha passato col figlio...

A Savona in 16 anni ci sono stati 2664 morti in più ripetto alla media standardizzata regionale. 

 

No al carbone. 

  

 
 

 

 

 

Alma Carlevarino - Com Ubik

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