"Un recente studio condotto dall'ing. Stevanin ha dimostrato che Il progetto di ampliamento a carbone di Tirreno Power, con un 3° gruppo nuovo e la ristrutturazione dei 2 già presenti (gruppi 3 e 4), non solo non porterebbe a una diminuzione delle emissioni in aria rispetto alle attuali ma un loro aumento, in particolare un incremento del 125% (!) delle polveri sottili PM2,5 (ben più importante sulla salute rispetto alle PM10)" lo dice Marco Caviglione, presidente del Gruppo consiliare Italia dei Valori - della Provincia di Savona.
Prosegue ancora Marco Caviglione "Il rifacimento completo, quando non ristrutturazione, dei 2 vecchi gruppi a carbone, senza la costruzione del nuovo gruppo, porterebbe invece a una drastica riduzione delle emissioni rispetto alle attuali e ancor più rispetto al progetto Tirreno Power, ma esse sarebbero comunque superiori a quelle se la centrale fosse completamente metanizzata. Quindi la completa metanizzazione, con rigetto all'uso del carbone rappresenta la migliore, anzi, unica soluzione che possa assicurare salvaguardando da un lato dell'ambiente e della salute dei cittadini e dall'altra quella dei posti di lavoro in attesa di una auspicabile e graduale conversione alle energie rinnovabili, eolico in primis, abbandonando per sempre l'uso delle fonti fossili".