Per mettere al centro della nostra presenza il principio della dignità, vogliamo affermare che questa data non può essere intesa come un momento in cui vengono imitati i peggiori stereotipi maschili; rifiutiamo, quindi, l’etichetta commerciale di “festa delle donne”, ma sottolineiamo che l’8 marzo è, e deve rimanere, la GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA DONNA.
Quest’anno, poi, essere in piazza l’8 marzo assume un significato ancora più considerevole, perché rappresenta la continuazione ideale della grande e partecipata manifestazione del 13 febbraio che ha visto, in tutto il nostro Paese, le donne protagoniste.
- Ci saremo per ricordare che in Italia le donne sono la maggioranza e la parte più istruita della popolazione, ma che meno della metà ha oggi un lavoro.
- Ci saremo per chiedere la piena parità dei diritti delle donne, visto che ormai esse hanno dimostrato in ogni campo di saper sostenere la piena parità dei doveri.
- Ci saremo per rivendicare la presenza e il ruolo femminili nei luoghi in cui si decide.
- Ci saremo per denunciare che la violenza sulle donne altro non è che una diretta conseguenza di un modello culturale, spesso indotto dai media, che le umilia e le considera oggetti sessuali su cui il maschio può esercitare qualunque potere.
- Ci saremo per ridare dignità non solo alle donne, ma a tutto il Paese, per affermare con forza che è possibile costruire un’Italia migliore.
Vi aspettiamo numerose e numerosi in Piazza Sisto IV dalle ore 16.
Il Coordinamento Provinciale SEL