"In riferimento alla decisione del Tar Liguria inerente la decadenza della concessione demaniale della Porto di Imperia s.p.a., credo che, come tutte le sentenza, vada certamente rispettata, ma prima di essere commentata, vada letta ed esaminata con attenzione. Detto ciò, ad un primo esame, devo dire che alcuni passaggi di tale sentenza mi lasciano perplessi e, in ogni caso, non mi pare che la decisione affronti più di tanto il merito della vicenda (ho colto, anzi alcune evidenti imprecisioni nella ricostruzione dei fatti), essendo fondata, essenzialmente, su rilievi procedimentali relativi, anzitutto, alla ritenuta inosservanza degli indirizzi impartiti dal Consiglio Comunale monotematico del settembre 2010 che, se ho bene inteso, secondo il T.A.R., riserverebbe al Consiglio Comunale, dopo l’acquisizione delle relazioni di tutti i dirigenti da depositarsi entro il 31.1.2011, ogni successiva decisione, precludendo ai dirigenti l’assunzione di atti di loro esclusiva competenza".
Lo scrive Giuseppe Fossati, capogruppo di Futuro e Libertà ad Imperia, che prosegue: "Si tratta di una tesi interessante che, credo, farà giurisprudenza per la sua assoluta novità e, da cultore del diritto, sarà per me illuminante approfondire nei prossimi giorni quale sia stata la difesa del Comune di Imperia nel procedimento in questione, brillante ed efficace sin dalle fasi cautelari nel difendere il provvedimento del proprio dirigente. Detto ciò, da amministratore che, oggi come ieri, ha sempre difeso l’opera, non posso che tirare un sospiro di sollievo allo scampato pericolo di vedere bloccata per anni un’opera fondamentale per la città. Fermo restando che non è certo il T.A.R. a poter o dover risolvere i nodi politici, amministrativi, gestionali che hanno portato alla decadenza oggi annullata e che il Consiglio Comunale dovrà affrontate nelle prossime settimane, anche alla luce delle relazioni dei dirigenti previsti dalla delibera di indirizzo di settembre".