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"Prendiamo atto della lettura del pronunciamento del TAR, di cui non conosciamo ancora il dispositivo.
Rispettiamo l'avviso dell'organo di primo grado della giustizia amministrativa e riteniamo cha analogo rispetto vada portato nei confronti della dirigenza comunale che a suo tempo aveva emanato l'atto di revoca della concessione alla "Porto di Imperia" spa.
Quel provvedimento, in ogni caso, ci era sembrato essere stato assunto a conclusione di un procedimento condotto scrupolosamente, a fronte di una situazione palesemente sempre più grave, e, manco a dirlo, ad esclusiva tutela del pubblico interesse.
Ora, a poche ore dall'annuncio riguardante la sentenza del TAR, già leggiamo dichiarazioni, dall'interno del Comune, che tornano a criticare l'operato di chi, tra i funzionari dell'Ente, aveva assunto la responsabilità del provvedimento, anche da parte di chi all'epoca dei fatti non era presente in Amministrazione. Ma la cosa che maggiormente impressiona è che a levare un commento quale "Ha vinto la città di Imperia" sia un manager, tuttora direttore della "Porto di Imperia", che risulta essersi autoattribuito addirittura un "pesce di aprile" nei confronti della stessa Città, allorché il Comune si vide recapitare una falsa offerta per le quote del porto. Il mondo d'oggi ci riserva, in tema di disinvoltura degli attori pubblici, anche questo.
Per parte nostra, attendiamo il Consiglio Comunale del 14 per tenere il confronto a 360° gradi che ci è stato brutalmente e pretestuosamente negato qualche settimana fa e, nel contempo, diamo appuntamento agli Imperiesi al convegno pubblico che terremo al Centro Culturale Polivalente, il 25 e 26 prossimi, quando parleremo in modo approfondito della portualità cittadina, ma anche di salvaguardia della costa e del litorale e di valorizzazione delle nostre risorse ambientali, nell'ottica di un sano sviluppo del territorio, non speculativo o a beneficio di pochi."
