Mentre oggi inizierà la cassa integrazione, a turno, per i dipendenti dell'Ucflor, prosegue il duro scambio di accuse tra l'Amministrazione Comunale e l'ex presidente della cooperativa che gestisce il mercato dei fiori Riccardo Giordano. Nuovo motivo di dibattito sono le dichiarazioni rilasciate ieri dal presidente del consiglio comunale Marco Lupi. "Anche Lupi cerca di alzare cortine fumogene per coprire la fuga del suo partito dagli impegni assunti con l’Ucflor, in quella che doveva essere una gestione comune del mercato dei fiori, cercando di addossare ai passati amministratori responsabilità che non esistono - esordisce Giordano - Prima di chiarire punto su punto quanto da lui dichiarato voglio fare una premessa: ci vuole veramente tanto coraggio ad invitarmi a non scendere sul terreno della politica, veramente tanto". Lo scontro è, infatti, divenuto senza esclusione di colpi e sta assumendo anche una caratterizzazione politica oltre che sostanziale, lo stesso Giordano ha più volte considerato le accuse della maggioranza del centrodestra un pretesto per colpire politicamente lui e l'Ucflor.
"Primo chiarimento: il revisore che invitava a rivedere il valore dei crediti ( e non redditi) posti nel bilancio 2009, è lo stesso revisore dei conti che solo due mesi prima aveva redatto la relazione allegata al bilancio 2009 approvato dall’assemblea. Gli amministratori hanno presentato all’assemblea il bilancio comprensivo della nota integrativa e della relazione del revisore dei conti così come i consulenti e revisori, in piena autonomia, l’avevano elaborata. Se c’è stato qualche errore non è certo imputabile agli amministratori che sono, al contrario di quello che si vuol far credere, parte lesa nella vicenda. Proprio per fare definitiva chiarezza sullo stato delle poste di bilancio, l’attuale CdA, di cui sono il vice presidente, ha dato incarico ad un consulente esterno affinché tutto fosse chiarito".
"Secondo chiarimento: la revisione della Lega Nazionale delle cooperative è avvenuta sui documenti contabili ufficiali della cooperativa Ucflor, documenti mai nascosti a nessuno, e certifica uno stato di difficoltà che si desume proprio dai bilanci della cooperativa. Del problema di far quadrare i conti non è mai stato fatto mistero a nessuno e, anzi, l’ingresso del Comune nel CdA è stato voluto e concordato proprio per poter dare una mano all’Ucflor. L’apporto di nuovo capitale sociale si riferisce all’apporto da parte dei soci della cooperativa e non del Comune nei confronti del quale Ucflor ha sempre e solo chiesto collaborazione e mai soldi. Nella storia semmai è avvenuto l’esatto contrario laddove è stata Ucflor a farsi carico di costi a carico del Comune e non viceversa".
"Terzo chiarimento: l’asserito “sfalsamento” dei bilanci si riferisce esclusivamente alle poste relative ai crediti che la cooperativa aveva e ha e che non sono stati portati a perdita. Prendo atto che il consulente Dott. Lorenzo Calcia ha una visione diversa da quella del consulente storico della cooperativa Dott. Diego Maggio. Mi sono sempre fidato dell’esperienza e della capacità professionale del Dott. Maggio e continuerò a farlo. Se questa è una colpa sono pronto ad assumerne la paternità. Credo però che lo stesso Lupi e il sindaco Zoccarato la pensino come me nei confronti dell’assessore al bilancio Maggio potendone apprezzare da vicino le qualità e le competenze. La rinegoziazione dei tassi d’interesse del mutuo Carige e la stipula delle fidejussione sono pratiche realizzate proprio grazie alla capacità del Dott. Maggio che conosce come nessun altro ogni questione che abbia a che vedere con la storia e la vita della cooperativa Ucflor. Sostenere quindi che il Comune non era a conoscenza della reale situazione dei conti dell’Ucflor è una bugia grande come il mercato stesso".
"Quarto chiarimento: le inefficienze di gestione di cui si fa menzione nella relazione rappresentano una semplice valutazione che non tiene conto di tanti fattori. Il principale dei quali, torno a sottolineare, è stata l’impossibilità di avere una convenzione che fissasse i termini temporali ed economici del rapporto con il Comune e che consentisse di fare una minima programmazione. Con proroghe che andavano avanti di sei mesi in sei mesi è stato impossibile fare contratti per nuove manifestazioni sul plateatico, realizzare l’impianto fotovoltaico e chiudere i contratti di sub-concessione delle aree per un lasso di tempo più lungo del periodo di proroga della vecchia convenzione. Considerate le difficoltà in cui siamo stati costretti ad operare, ribadisco il mio personale orgoglio per tutte le cose che, grazie al sostegno di tutti gli amministratori, siamo riusciti a realizzare per il mercato. Mi pare che i risultati dell’asta siano a dimostrare che avevamo visto giusto".
"Quinto ed ultimo chiarimento: nessuno ha mai chiesto al Comune di Sanremo di spendere risorse pubbliche per ripianare i conti della cooperativa. Soltanto molti si domandano come mai il Comune di Sanremo spenda più soldi per la gestione del mercato ortofrutticolo, che il consigliere Lupi conosce molto bene, che per sostenere la gestione del mercato dei fiori. Di fronte ai settori economici evidentemente ci sono due pesi e due misure differenti".