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Politica | 26 febbraio 2011, 10:36

Metti una sera a cena con 10 sindaci.....tra aneddoti e sassolini nelle scarpe

Aneddoti, curiosità, ricordi e, soprattutto, sassolini tirati fuori dalle scarpe. Tutto questo durante la cena di premiazione, organizzata da Sanremonews per il suo decennale, ai sindaci che hanno segnato la storia degli ultimi 10 anni.

Metti una sera a cena con 10 sindaci.....tra aneddoti e sassolini nelle scarpe

La cerimonia dedicata alla premiazione dei sindaci che hanno fatto la storia della provincia di Imperia negli ultimi 10 anni, organizzata in occasione del decennale di Sanremonews, ha offerto una serata del tutto particolare dove l'amarcord si è vissuto con aneddoti che hanno spaziato dalla comicità alla malinconia ma dove, superati dopo pochissimo i formalismi, non sono mancate parole in libertà che sono sfociate anche in riflessioni politiche e in sassolini usciti dalle scarpe.

I più brillanti, durante l'ottima cena a base di pesce consumata presso il ristorante Giuan ad Arma di Taggia, sono apparsi i sindaci di Ventimiglia Gaetano Scullino (non poteva essere altrimenti....) e di Cipressa Filippo Guasco e l'ex primo cittadino di Camporosso Marco Bertaina. Il ruolo però di sindaco dei sindaci, come ha del resto recitato la targa che gli è stata consegnata, è stato interpretato da Eraldo Crespi portatore di una vecchia esperienza (nel senso buono) passata dagli anni '70 ad oggi attraverso molte fasi della politica locale e nazionale accompagnato dalla moglie sempre orgogliosa del suo Eraldo. Presente, ma silenzioso come da suo carattere, l'ex sindaco di Sanremo Claudio Borea. Toccata e fuga, invece, per Maurizio Zoccarato di ritorno da una densa giornata di lavoro.

A stupire è stato il grande amore (apparente ?) tra l'attuale primo cittadino di Ventimiglia Gaetano Scullino e il suo predecessore Giorgio Valfrè che potrebbe tornare al suo vecchio incarico se "Tano salirà a più alti incarichi" ha detto mentre l'interessato cercava, con indifferenza, di compiere atti scaramantici.

Impareggiabile Scullino quando ricorda di aver celebrato un (improbabile n.d.r.) matrimonio tra un ventimigliese ed una bellissima marocchina la quale, dopo il fatidico "si", rispose con un ceffone alla richiesta di un bacio del neo marito. Sempre in tema di matrimoni Valfrè ha svelato di aver involontariamente rotto una porta a vetri calciandoci contro un secchio della spazzatura, dopo un momento di rabbia, e di averla fatta riparare in fretta e furia prima dell'inizio di una nuova cerimonia. Bertaina ha poi ricordato alcuni aneddoti curiosi come quello di un cittadino che si era andato a lamentare da lui per il rumore provocato dai vicini di casa troppo focosi e quello di una panchina motivo delle liti tra due commercianti confinanti, uno dei quali per dispetto l'aveva cosparsa di marmellata. Sempre taciturno Borea. E via poi a rimembrare gli incatenati fuori dai comuni o le continue richieste di automobilisti multati dai vigili urbani per farsi togliere le sanzioni. "Noi a Diano Marina abbiamo avuto altri tipi di problemi con la polizia municipale !" ha sottolienato il presidente del consiglio comunale Marco Perasso in riferimento alle numerose polemiche tra gli agenti e l'ex comandante Daniela Bozzano.

Tra la prima e la seconda portata ecco che il sindaco di Cipressa Filippo Guasco non resiste e si toglie un sassolino, anzi un sassolone, dalla scarpa. "Tutti sapete che l'anno scorso mi sono candidato alle elezioni regionali con l'Udc, in quell'occasione ho subito un grande delusione politica. Durante un incontro alla presenza dell'allora candidato Claudio Burlando e dei massimi dirigenti regionali e provinciali del partito era stato formulato l'accordo che il più votato dell'Udc in provincia di Imperia sarebbe andato a fare l'assessore. Io risultai quello con più voti, davanti al segretario provinciale Antonio Sindoni, e l'assessorato non arrivò. A far saltare tutto, a quanto mi è stato detto, è stato proprio Antonio Sindoni che sarebbe andato a parlare con qualche alto esponente del partito a Roma per autocandidarsi a tale ruolo, con il risultato che la provincia di Imperia perse del tutto l'assessore. Questi sono fatti che hanno fatto male a me ma che fanno male a tutta la politica. D'ora in poi non mi fiderò mai più di un accordo politico, credevo che le strette di mano contassero ancora a qualcosa". "Mai fidarsi degli accordi politici" ha sentenziato l'esperto Crespi.

Un altro sassolone se lo è tolto Marco Bertaina ricordando le elezioni regionali del 2005 che lo videro correre nella lista civica di Burlando. "Me lo chiese il presidente stesso - ricorda - ed io accettai, con il solo spirito di servizio, dopo aver avuto il benestare del mio partito: i DS. Non c'era alcun accordo e non mi aspettavo nulla, se non un po' di rispetto. Poi, forse anche per un po' di invidia visti i tanti voti ottenuti, venni visto come una sorta di traditore. Credo che con i partiti della prima Repubblica queste cose non accadessero". Come è noto alle elezioni provinciali dello scorso anno Bertaina corse da solo con una propria lista civica in contrapposizione anche al centrosinistra.

Un po' imbarazzato, ed è più che comprensibile visto anche il suo ruolo, il primo cittadino di Taggia Vincenzo Genduso nell'esprimersi in merito all'ipotesi di un cambio del nome del Comune in Armataggia o in Taggiarma. "Non date troppo peso ad argomenti come questo" ha detto. Eh no, caro sindaco, giornalisticamente è un tema interessante ! Al suo fianco un Borea sempre silenzioso. Inevitabile parlare degli scontri politici sul porto con l'assessore Luca Volpe, presente a nome del sindaco Strescino impegnato nei festeggiamenti del 150° dell'Unità d'Italia, "Una vicenda che come si è gonfiata si sgonfierà" ha commentato.

E' stata quindi la volta delle soddisfazioni vissute durante i propri mandati. Bertaina con il vanto di essere riuscito a far nominare camporosso "Città", Guasco (che ha più volte sottolineato con tono malinconico di essere a due mesi dalla scadenza del suo secondo mandato) di aver fatto entrare Lingueglietta, frazione di Cipressa, nei Borghi più Belli d'Italia, il sindaco di Molini di Triora Marcello Moraldo (orgoglioso del suo pane "migliore, grazie alla cottura nel forno a legna, di quello di Triora") di aver assistito alla cerimonia di riconoscimento di "Santo" di un concittadino alla presenza di Giovanni Paolo II.

A chiudere la cena, istrionico come sempre, è stato il sindaco di Ventimiglia Gaetano Scullino che rivolgendosi al taciturno della serata Borea gli ha detto "Si però Claudio non puoi parlare sempre tu !".

Federico Marchi

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