Politica - 26 febbraio 2011, 13:58

Piano Casa, il consiglio regionale approva l'ordine del giorno del Pdl sulle attività produttive e gli alberghi

Scajola "Sbagliato penalizzare questi due comparti, abbiamo chiesto tempi celeri per garantire lo sviluppo di tali settori”

Lungo Consiglio Regionale quello sul Piano Casa conclusosi venerdì in tarda serata. Il Popolo della Libertà si è fortemente opposto all'approvazione della proposta presentata dalla Giunta Regionale che tra le criticità proponeva l'esclusione dai benefici del provvedimento delle attività produttive e degli alberghi.  

Per questo il Pdl durante i lavori  ha presentato un ordine del giorno, approvato all'unanimità alla fine del dibattito, per impegnare la Giunta a varare due proposte di legge che consentano la riqualificazione delle realtà alberghiere e del comparto legato alle attività produttive. A darne notizia il Consigliere regionale del Pdl Marco Scajola che dichiara: “Abbiamo votato contro un Piano Casa che riteniamo fatto male, dove ha prevalso l'interesse politico rispetto a quello pratico e che ha mancato ancora una volta l'occasione per garantire un importante possibilità di riqualificare il territorio”.

Secondo l'esponente del Pdl molto grave è stata la decisione di  escludere dallo stesso Piano Casa le attività produttive e gli alberghi: “La maggioranza di sinistra – continua - a giustificare l'esclusione dei due strategici comparti ha più volte ribadito che sia le attività alberghiere che quelle produttive saranno presto interessate da normative specifiche”. “Per essere certi – rimarca  il consigliere regionale -  che le parole abbiano come conseguenza dei fatti e che non rimangano chiacchiere nel vuoto abbiamo ritenuto come Gruppo del Pdl di presentare un ordine del giorno con il quale abbiamo chiesto alla Giunta Regionale di emanare  entro 60 giorni le due nuove normative”.

Scajola fa sapere che il Presidente Burlando ha accolto l' Ordine del Giorno del centro destra con la sola richiesta, accolta dalla Minoranza, di spostare il termine da 60 giorni a 90. “Sarà nostro impegno verificare che ciò venga fatto e che gli albergatori e gli imprenditori liguri, possano avere normative importanti che permettano loro di riqualificare le proprie strutture”, conclude Marco Scajola.

C.S.