Un nostro lettore, il Dott. Andrea Gandolfo, ci ha scritto per ricordate un'importante ricorrenza storica per la città di Sanremo, che cadrà il prossimo 5 marzo:
"Si tratta per la precisione del 90° anniversario della solenne sepoltura all'interno della Chiesa Ortodossa di Sanremo dei resti mortali del re del Montenegro e padre della regina d'Italia Elena, Nicola I, morto ad Antibes, in Francia, il 1° marzo 1921. Da diversi anni, infatti, il sovrano montenegrino aveva manifestato ai suoi familiari la volontà di essere tumulato presso la chiesa russa di Sanremo, che aveva avuto occasione di visitare varie volte. Per ottemperare quindi a quanto disposto da Nicola, il 3 marzo era giunto nella rada di Antibes il cacciatorpediniere della Marina italiana Palestro, agli ordini dell'ammiraglio Tur. La mattina del 5 marzo il Palestro salpò le ancore alla volta di Sanremo con a bordo la salma del re montenegrino, la vedova del sovrano Milena, i suoi figli e il loro seguito. Alle 9 della stessa mattina arrivò a Sanremo anche il re Vittorio Emanuele III, accompagnato dal suo aiutante di campo, generale Arturo Cittadini, a bordo dell'esploratore della Marina Falco, partito da Civitavecchia la sera del giorno precedente. Due ore dopo l'attracco del Falco, giunse nel porto matuziano anche il Palestro, sul quale salì immediatamente Vittorio Emanuele. Poco dopo la salma di Nicola I venne trasferita a terra e collocata sopra un affusto di cannone. A mezzogiorno si formò il corteo funebre, aperto dalla regina Milena, dalle sue figlie Xenia, Vera e Militza, da Vittorio Emanuele III e dai granduchi Nicola e Pietro di Russia. Tra le autorità presenti vi erano i senatori Marsaglia, Nuvoloni, Abbiate e Bestini, il prefetto di Porto Maurizio Costa, il sottoprefetto di Sanremo, il presidente del Consiglio provinciale Natta Soleri e il presidente della Deputazione provinciale Bordiga. Non erano invece presenti membri dell'Amministrazione comunale, a maggioranza socialista, mentre parteciparono alla cerimonia, ma soltanto a titolo personale, alcuni esponenti della minoranza consiliare. Giunto il feretro all'interno della cbiesa russa, iniziò la funzione religiosa, che fu celebrata dal pope e terminò alle 14. Subito dopo Vittorio Emanuele si recò presso l'Hotel Miramare, dove erano alloggiate la regina Milena e le sue figlie. Il sovrano ripartì quindi alla volta di Civitavecchia alle 15 a bordo dell'esploratore Falco, scortato dal caccia Palestro. La salma imbalsamata del re montenegrino rimase poi esposta al pubblico fino al 10 marzo per poter essere visitata dai cittadini. Due anni dopo i solenni funerali di Nicola I, il 16 marzo 1923 morì ad Antibes anche la regina Milena, che sarebbe stata sepolta anch'essa a Sanremo, accanto al marito. In seguito sarebbero state tumulate nella chiesa russa di Sanremo anche le due figlie di Nicola Vera e Xenia. Infine, il 29 settembre 1989, con una solenne cerimonia, le salme di Nicola, Milena, Vera e Xenia sono state definitivamente traslate a Cettigne, in Montenegro, dopo 68 anni trascorsi nella nostra amata terra italiana, e in particolare in quella Sanremo, che proprio Nicola aveva scelto come luogo della sua ultima dimora terrena tra i fiori e le palme della nostra indimenticabile Riviera".