Il servizio era come detto del 28 dicembre 2010 titolato "Fissioni, pressioni & foglie di fico" che riassume decorosamente lo scenario con qualche nome / visura camerale. Lo potete rileggere e rivedere qui
Dal canto suo oggi esulta Greenpeace con una nota che riportiamo:
"che si trattasse di una partita a scacchi truccata, te lo abbiamo detto subito. Ora arriva anche la conferma dal Giurì dell'Autodisciplina Pubblicitaria che ha bloccato la messa in onda dello spot promosso dal Forum Nucleare, perché "ingannevole".
> Le scorie si possono gestire in sicurezza. E da quando? In sessant'anni l'industria nucleare non ha ancora trovato una soluzione per la gestione di lungo termine dei rifiuti nucleari;
> Tra 50 anni non potremo contare solo sui combustibili fossili. È vero, ma anche l’uranio è limitato;
> Le fonti rinnovabili non bastano. Sicuro? Uno scenario energetico 100% rinnovabile è possibile, come dimostrano analisi dell’Ue e dell’industria. (...) "
Dal canto loro, invece, quelli di "forumnucleare.it" da un paio di giorni hanno in home page un comunicato che recita:
" Versione dello spot approvata dal Giurì domani online (domani, quando? n.d.r.)
Una nuova versione dello spot del Forum Nucleare che tiene conto dei rilievi mossi dal Comitato dell’Autodisciplina Pubblicitaria sarà inserita domani sul sito internet www.forumnucleare.it. A seguito della pronuncia dell’Istituto, il Forum ha infatti deciso di modificare il filmato inserendo un chiaro riferimento alla propria posizione pro-nucleare chiedendo contestualmente un parere preventivo all’Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria.
Poiché il Giurì non ha contestato i contenuti e la sostanza della nostra comunicazione – come invece i nostri detrattori hanno strumentalmente cercato di far credere – lo spot è rimasto identico a quello trasmesso ma contiene in questa versione l’affermazione “Noi siamo favorevoli”, a cui si aggiunge una domanda rivolta allo spettatore: “E tu?”.
Già. "NOI SIAMO FAVOREVOLI". Un dettaglino di poco conto in una comunicazione pubblica il cui spot (bloccato) sarebbe costato soli 6 milioni di euro. Certo. Ma poi continuano:
"L’idea di modificare lo spot per cercare di rispondere a quanto sollevato dal Giurì rientra nell’ottica di trasparenza e chiarezza che contraddistinguono il modo di operare del Forum e all’obiettivo di far riprendere dibattito sul nucleare in Italia dopo decenni di silenzio e fornire argomentazioni che possono aiutare tutti ad acquisire una posizione più consapevole, sia essa ‘pro’ o ‘contro’, su questo tema."
Ma come?! Trasparenza e chiarezza avrebbero dovuto suggerire DA SUBIT di dichiarare che lo spottino era di parte. Senza aspettare che SavonaNews, Greenpeace e altri organi NON foderati di prosciutto - oltre al gran Giurì - gli facessero fare 'sta figura d'uranio. Impoverito di buona fede.
ilpunto@savonanews.it
vedi anche:
www.greenpeace.org/italy/it/multimedia/Video/nucleare-senza-soluzione/