Bambini all'asilo nido ammalati: nuova risposta di un lettore alla 'mamma arrabbiata'

Una nostra lettrice, A.A., ci ha scritto per rispondere alla 'mamma arrabbiata':

"Cara 'mamma arrabbiata', tu non fai altro che sfondare una porta aperta. A molti genitori, purtroppo, non importa se il figlio sta male a meno che non abbia 'la fortuna per lui' di avere la febbre, così subito tachipirina, un magico sciroppino o per clemenza del pediatra un'antibiotico ad ampio spettro e se sono fortunati con uno, massimo due giorni sono di nuovo in pista, veloci all'asilo o a scuola. Un banale raffreddore con classico naso che cola e tosse senza febbre che guarirebbe con qualche giorno di riposo, si cerca in ogni modo di stroncarla, perchè se non ha febbre a scuola devono prenderlo! Chi se ne frega se questo povero bambino non si regge in piedi, perchè anche lui, come noi adulti, ha magari mal di testa o voglia di tranquillità! L'importante è che l'adulto non debba perdere nemmeno un giorno di lavoro. Contro queste comuni idee cosa si può fare? Non credo che si possa fare una legge su un qualcosa che richiede solo buon senso. Purtroppo il mondo continuerà a girare così, con poca attenzione per i figli dal nido fino a quando sono adulti. Si cercherà di rimediare alle mancanze affettive e di tempo riempiendoli di cose inutili e sterili, isolandoli dal mondo con videogiochi o facebook a tre anni, facendoli crescere con la convinzione che loro sono fanrtastici e chi ha torto sono insegnanti, polizia o chiunque tranne loro. A scuola si và solo per contestare una maestra o un professore ma se c'è richiesta di un impegno come genitore,c i si ritrova in quattro gatti, spesso sempre gli stessi. Forse per alcuni la mia è una visione pessimistica. Lo spero ardentemente ma, per il momento, resto con queste convinzioni".