Sono arrivati in sala stampa al Palafiori, accompagnati da Francesco Renga, i Modà ed Emma. Stasera, infatti, con loro ad esibirsi sul palco dell’Ariston, ci sarà anche il cantante vincitore dell'edizione 2005 con il brano “Angelo”.
Dati tra i favoriti della kermesse canora di quest’anno, i Modà, non sembrano avere voglia di rivalsa dopo l’esclusione nella precedente edizione del Festival di Sanremo. “Assolutamente non abbiamo sassolini da levarci - ha esordito Francesco, il cantante dei Modà -. Qui non funziona ad esclusione ma ad invito. Con il direttore Mazzi, ci siamo chiariti e mi ha spiegato che l’anno scorso, non eravamo abbastanza big, per prendere parte, ma neanche troppo giovani. Oggi ci sentiamo onorati di essere quì e di passare su quasi tutte le radio”. Grintosi e duri a mollare i Modà hanno continuato a fare sempre la loro musica ed a seguire la loro strada nonostante gli inizi difficili. “Noi ci abbiamo sempre creduto – sostengono – e la grinta non ci è mai mancata. Si tratta del nostro quinto album. Forse prima non eravamo valorizzati come lo siamo adesso. Però la musica è per noi una vocazione”.
Clima acceso, successivamente, dalle dichiarazioni della cantante uscita dall’officina di talenti di ‘Amici’ che, alle domande sul suo atteggiamento, a tratti, altezzoso, ha risposto con determinazione: “Non mi sento snob – ha chiosato Emma –. Anzi mi sono sempre mostrata disponibile con tutti. In questo periodo, però, tengo alta la guardia, mi sono trovata in una situazione forse più grande di me, e se ho questo atteggiamento di chiusura è perché ho un po’ paura”. Sui ricorrenti confronti e paragoni con gli ultimi vincitori di Amici, Marco Carta e Valerio Scanu è lapidaria: “Il fatto che proveniamo dallo stesso talent non significa che siamo uguali. Ognuno è portatore della sua identità”.
In chiusura, il cantante dei Modà, ha avuto parole di conforto per l’artista leccese: “Invece di esprimersi a priori, forse bisognerebbe concentrarsi sui contenuti. Lei si è realizzata attraverso Amici, perché è la discografia moderna, senza questi talent show, probabilmente, molti giovani non emergerebbero”.