Festival di Sanremo - 18 febbraio 2011, 11:57

Festival 2011: "Immagini sparse dalla terza serata" di Massimo Cotto

Ecco le altre considerazioni sulla kermesse sanrmese del celebre critico musicale. E non risparmia nessuno

Flash, immagini sparse dalla terza serata.

Davide Van de Sfroos che canta "Viva l'Italia" più alla Bertoli chealla De Gregori.

Anna Tatangelo vestita da torta st.Honoré che rilegge correttamente "Mamma".

Anna Oxa che abbandona il look alla Edward Mani di Forbice matagliuzza comunque "O sole mio" in tanti pezzettini.

Luca Madonia sempre più ispirato nella sua eleganza vocale e di pensiero.

Giusy Ferreri in una versione horror de "Il cielo in una stanza", ungracchiante disturbo che vibra per te e per me.

Nathalie brava ma troppo didascalica (e troppo X-Factor) ne "Il miocanto libero".

Il delizioso arrangiamento di "Mamma mia dammi cento lire" di Pezzali(però, Max, dove hai comprato la terribile giacca da nonno della primasera? Risale ai tempi dell'Unità d'Italia?) e una sempre più sciolta Arisa.

Benigni che arriva a cavallo e tutta la sala che guarda se l'animalelascia il suo bel ricordino.

L'Ariston una volta tanto compatto nel cantare "'O surdato'nnammurato" insieme a Roberto Vecchioni in quello che per ora èl'unico esempio perfetto di unità al festival.

I giovani che cantano alle porte della mezzanotte e si giocano tuttoin un quarto d'ora, quasi fosse un tempo supplementare nella grandepartita dell'audience.Proprio due giovani mi hanno lasciato i flash più forti.

Il già rodato Gualazzi della prima sera e Amadè hanno tutte le carte in regola perconquistarsi un posto al sole (che stamattina finalmente sbarca aSanremo dopo tanta attesa).

Rafael è di scuderia buona (la Caselli chequi a Sanremo ha spesso vinto le sue scommesse) e di stampo jazz, mentre Roberto è un cantautore di lana pregiata e belle visioni. Ho avuto la fortuna di scoprirlo a Sanremolab tre anni fa, quando ero direttore artistico e presidente di commissione. Portava una deliziosacanzone intitolata "L'amore dei sordi". A lungo abbiamo valutato seportarlo o meno tra i vincitori, poi io e Franco Zanetti abbiamopensato non fosse ancora pronto. In questi anni Roberto è cresciutomolto, ha avuto il privilegio grande di conoscere Bruno Tibaldi (storico discografico che l'ha prodotto) e Michele Torpedine (managerdi Bocelli, Zucchero, Giorgia, Antonacci...) e di trovare attenzione ad Area Sanremo di quest'anno, che gli ha dato la grande opportunità di mettersi in mostra.

Uno di loro due vincerà la partita di Sanremo, entrambi vinceranno un campionato, prima o poi.

Massimo Cotto