Regione: Scajola chiede l'intervento di Montaldo per i futuri precari dell'ASL1 Imperia

“E’ necessario che la Regione intervenga immediatamente per salvaguardare quei dipendenti dell’Asl 1 che a fine febbraio vedranno scadere il loro contratto di lavoro e che, in base alle dichiarazioni di Montaldo che ha bloccato le assunzioni, rischiano di non vedere riconfermato il loro posto di lavoro”. Così dichiara il Vice Capogruppo del Pdl in Regione Marco Scajola che raccogliendo l’appello dei sindacati annuncia di aver presentato un interrogazione urgente in Regione.

Secondo Scajola infatti se queste persone perderanno il posto di lavoro, e sono circa 30 lavoratori, non solo si aprirà un problema prettamente occupazionale ma si rischierà di incorrere in gravi disservizi e disagi per ciò che concerne l’erogazione dei servizi sanitari sul territorio della provincia di Imperia. “ Queste persone – precisa infatti il consigliere regionale del Pdl – svolgono un lavoro preziosissimo per quanto riguarda la parte gestionale ed organizzativa dell’azienda sanitaria imperiese. Il mancato rinnovo dei loro contratti avrebbe conseguenze pesantissime che si riverserebbero non solo sui pazienti ma anche sul lavoro degli operatori sanitari che su queste figure professionali contano molto per svolgere al meglio la loro attività sanitaria”.

Per questi motivi Scajola nella sua interrogazione chiede un intervento urgente da parte dell’amministrazione regionale “ Montaldo deve trovare una soluzione immediata, visti anche i tempi stringenti, per salvaguardare questi posti di lavoro. Quando vuole la Giunta Burlando le soluzioni le trova: infatti questi problemi quando capitano nel genovese e nello spezzino ricevono subito molta attenzione da parte dell’Assessore Montaldo. Alla luce di ciò quindi chiedo e pretendo che anche per quanto riguarda la vicenda dei lavoratori precari di Imperia l’amministrazione regionale riservi la stessa attenzione e la stessa volontà nel risolvere questo grave problema individuando un percorso risolutivo non solo nell’interesse dei singoli impiegati e delle loro famiglie ma anche a salvaguardia degli standard sanitari dell’Asl 1” - conclude Marco Scajola.