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Politica | 08 febbraio 2011, 22:18

Sanremo, Dolzan "Verso lo spostamento dei cantieri navali da Porto Vecchio". La discussione in consiglio comunale

Il consiglio comunale di Sanremo sta affrontando la pratica urbanistica relativa alla creazione di un polo di cantieristica navale alla foce del torrente Armea. Soluzione che darebbe il via allo spostamenti dei cantieri dal Porto Vecchio.

Sanremo, Dolzan "Verso lo spostamento dei cantieri navali da Porto Vecchio". La discussione in consiglio comunale

E’ stata finalmente affrontata in consiglio comunale la pratica oggetto delle campagne elettorali delle elezioni amministrative di Sanremo degli ultimi 23 anni, ovvero lo spostamento dei cantieri navali. Il documento è stato illustrato dall’assessore all’urbanistica Alessandro Dolzan. “Questa pratica pone le basi urbanistiche per risolvere l’annoso problema dello spostamento dei cantieri dal porto vecchio, luogo sicuramente non idoneo per la presenza di alcuni baretti frequentati da molte persone, compresi i turisti, che vogliono passeggiare sul lungomare – ha detto – Lo schema d’assetto urbanistico per la zona destinata a cantieristica navale in località Capo verde alla foce del torrente Armea, prevede di ampliare le dimensioni della darsena con un maggior specchio acqueo,. La darsena dovrà essere ad uso esclusivo della cantieristica. Edificio che potrà essere realizzata dovrà rimanere al di sotto della quota della pista ciclabile e dovrà avere un tetto a giardino pensile. Attraverso questa pratica – ha concluso l’assessore Dolzan - otterremo tre risultati: opportunità di nuova occupazione, rilancio e sviluppo della zona a mare di valle Armea, possibilità di trasferire i cantieri dall’attuale sede del porto vecchio con una sua conseguente riqualificazione in chiave turistica”.

A chiedere la parola, tra i banchi dell’opposizione, è stata per prima Daniela Cassini. “In linea teorica e di principio posso anche concordare – ha detto – soprattutto sul fatto che il Comune mantenga una propria presenza e per il fatto che la darsena debba rimanere dedicato alla cantieristica, e non per altri scopi, e alle restrizioni urbanistiche relative all’edificio. L’iter rimane però confuso e sinceramente non so come possa andare a finire. Problemi idraulici sul torrente Armea. Poi siamo passati da un semplice pennello o darsena ad un mezzo porto, da una superficie iniziale di 15 mila metri quadrati e oltre 90, con un incremento di 79 mila metri”.

Subito dopo è arrivato l’intervento di Andrea Gorlero del Pd che ieri sera aveva promesso battaglia. “Apparentemente si arriva a conclusione di una vicenda che si trascina, più o meno stancamente, da oltre sette anni – ha esordito – La nascita di un polo cantieristico è auspicabile da tutti. Questa pratica è ben lungi dall’essere conclusa.Ci può essere garanzia di una vera ricaduta forte su Sanremo ? Se c’è qualche imprenditore pronto a fare un’operazione da 30 milioni di euro chi sono io per mettermi contro, però….Questa è una struttura la cui dimensione è la metà del porto di San Lorenzo al Mare, quindi l’impatto è evidente. Riconosco che alcune limitazioni urbanistiche ci sono. Il problema è che questa pratica non è finalizzata a se stessa, ma è legata ad un’operazione pseudo pubblica che prevede la realizzazione nel porto vecchio di una darsena da destinare ai mezzi dello Stato. Dove è l’utilità sociale ? Se ne ha bisogno lo Stato si vada a cercare questi spazi, per esempio, nel porto di Oneglia. Assistiamo a questa manovra a tenaglia e non siamo contenti – ha concluso Gorlero - anzi siamo preoccupati”.

Federico Marchi

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