"Un'opera molto importante che consente di eliminare l'impatto ambientale" queste le parole usate dal presidente della Regione Liguria Claudio Burlando per descrivere il nuovo tunnel che permetterà, a partire dalla prossima primavera, di trasferire direttamente il carbone dalla banchina alla collina di San Rocco sulle alture di Savona e da qui in Valbormida con i vecchi vagonetti. Cambiamenti importanti che riguardano Savona ma anche Cairo, cambiamenti dei quali ci ha parlato il sindaco di Cairo Fulvio Briano.
“Con la conferenza dei servizi in sede deliberante per la copertura dei parchi di Bragno si è messo fine ai parchi di rifugio lasciati scoperti per decenni. – ha affermato Fulvio Briano - La popolazione cairese si è dovuta adeguare a questa situazione del carbone a cielo aperto, ma finalmente con l’approvazione del progetto ora possiamo pensare ad una area industriale con rifuse stoccate regolarmente. Questo è l’ultimo tassello dell’intervento di ambientalizzazione del carbone insieme al tunnel di nuova costruzione che abbiamo visitato a Savona, un’opera essenziale per la riqualificazione della valle”.
Sarà realizzata un’opera imponente che coprirà quasi quattro ettari di terreno con due capannoni di uguali dimensioni, 371 metri di lunghezza per 32 di altezza e 55 di larghezza per una capienza di 215 tonnellate di rifuse, collegate da un sistema di nastri trasportatori e un sistema di caricamento-scaricamento dei camion e dei vagoni ferroviari. Uno dei due servirà allo stoccaggio del materiale che verrà utilizzato per le produzioni dell’Italiana Coke, mentre nell’altro saranno conferiti materiali di vario tipo.
Acna altro sito importante per la riqualificazione della Valbormida ma quali novità in proposito? Lo abbiamo chiesto al sindaco Briano che ci ha confermato come al momento il sito rimanga in una situazione di stallo “attendiamo sempre lo sblocco del contenzioso con la regione Piemonte, un tavolo su cui sta lavorando il presidente della Regione”.
“Nessuna novità neanche per Ferrania e ancora stipendi bloccati per i cassaintegrati” – ci conferma Briano – Un grosso problema del quale non smettiamo di occuparci, ma del quale forse l’unica soluzione possibile è quella di licenziare tutti i dipendenti di questa realtà aziendale per farli assumere in altre aziende”.