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Politica | 03 febbraio 2011, 07:31

Diano Marina: ampliamento porto ma non solo, duro attacco del PRC a Basso

Diano Marina: ampliamento porto ma non solo, duro attacco del PRC a Basso

Nuovo lungo intervento del PRC di Diano Marina, che attacca duramente il Sindaco, Angelo Basso:

"Adesso basta. Basso ha già distrutto abbastanza: è ora che la smetta di cercare di buttare soldi (nostri soldi) ancora sul porto, mentre Diano turistica muore. Muore perché il decoro della città, quello che la rende 'attrattiva' dal punto di vista turistico, sta sempre più riducendosi alle sole vie centrali, mentre tutto il resto è, in pratica, abbandonato. Come il porto anche il campo da golf promesso anni fa non serve: la maggior parte delle strade asfaltate sono peggio di campi da golf, almeno in quelli le buche sono al massimo 18. È davvero patetico, quasi patologico, l'accanimento del sindaco Basso sull'ampliamento del porto, mentre la fine del suo mandato si avvicina a grandi passi e nasce tra i dianesi la speranza che ci possa essere un governo totalmente diverso per questa città. Le 'bassanate' escono dagli occhi di tutti i cittadini, anche e in primo luogo da chi l'aveva votato. Ora a noi spetta il compito di ricostruire questa città. Se la lasciassimo nelle mani di Basso e dei suoi accoliti rischieremmo:
- una ulteriore riduzione del numero di alberghi, con conseguenza di non essere più considerata 'località turistica';
- di non avere più treni, né per turisti né per pendolari, che fermino a Diano;
- di non poter più neppure fare il bagno in mare: se non viene fatto il collegamento con il depuratore di Imperia, saremo sempre più spesso soggetti a divieti di balneazione per gli sversamenti fognari, non solo di Diano ma anche dei comuni vicini;
- di avere un centro città composto da tre vie circondate da una immensa periferia dormitorio.
È per questo che diciamo 'adesso basta': perché siamo certi che Diano Marina meriti qualcosa di meglio. E vorremmo che sui punti chiave del futuro di Diano Marina (porto, GM, Camandone) le altre forze politiche locali abbandonassero le loro posizioni 'nebbiose' e si esprimessero chiaramente e pubblicamente, senza trincerarsi dietro cavillose acrobazie oratorie: il tempo delle 'convergenze parallele' è ormai trascorso".

Carlo Alessi

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